L'annuncio parla specificamente dello sviluppo di nuove tecnologie "adatte alla produzione di massa e basso costo di pannelli OLED di grandi dimensioni e ad alta risoluzione". La definizione "a basso costo" va ovviamente considerata in senso relativo, dato che il costo dei pannelli OLED è ancora molto elevato. Un primo obiettivo concreto potrebbe essere riuscire a mantenere in maniera costante il prezzo finale di TV e monitor sotto la soglia dei diecimila dollari.

Il BVMF250, monitor OLED broadcast che
Sony considera un esempio di cosa sia già adesso realizzabile con i
pannelli OLED in ambito professionale
Al momento Sony e Panasonic non hanno dato altri dettagli su come
procederà la loro collaborazione. Dal comunicato ufficiale si capisce
che Sony considera come buon punto di partenza il suo BVMF250, un monitor professionale OLED Full HD da 24,5 pollici
che viene proposto a un prezzo di listino USA di 14 mila dollari. Nella
collaborazione con Panasonic rientreranno alcune tecnologie legate alla
produzione di pannelli OLED che Sony ha presentato di recente, ma che
ancora non si sono concretizzate in prodotti veri e propri.Da parte sua, Panasonic dovrebbe contribuire all'alleanza soprattutto con alcune tecnologie che permettono di produrre pannelli OLED di grandi dimensioni a un costo più basso della media, portando in dote anche l'esperienza maturata nello sviluppo di pannelli OLED flessibili.

Sony XEL-1, il primo TV OLED con cui l'azienda giapponese si è rivolta al mercato "di massa" (a prezzi da amatore...)
Una cosa è certa fin da subito: non c'è da aspettarsi che Sony e Panasonic portino sul mercato prodotti identici.
Nel presentare la loro allenza, le due aziende giapponesi hanno tenuto a
sottolineare che ciascuna "prevede di utilizzare i suoi punti di forza
per sviluppare e commercializzare i propri (...) TV e display OLED". I
due colossi, insomma, intendono collaborare nella parte di ricerca per
le tecnologie di produzione, ma resteranno come adesso concorrenti
quando si tratterà di arrivare sul mercato.
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