venerdì 30 marzo 2012

Dell XPS 13, ultrabook Gorilla Glass con autonomia di 9 ore

Dell ha annunciato ufficialmente per l'Italia l'XPS 13, l'ultrabook dell'azienda statunitense indirizzato agli utenti privati, ma dotato di caratteristiche che possono ingolosire i professionisti. Per ora l'azienda avrà a listino un solo modello con display da 13,3 pollici (1366 x 768 punti) protetto dal Gorilla Glass e privo di cornice.

Dell XPS 13

Il pannello LCD si spinge fino al limite del coperchio, con il risultato che le dimensioni dell'XPS 13 sono leggermente inferiori ai concorrenti diretti. La larghezza della base è di 31,6 centimetri, mentre la profondità è di 20,5 centimetri. Lo spessore è invece in linea con i prodotti più sottili: 6 millimetri all'altezza del poggiapolsi e 18 millimetri in corrispondenza delle cerniere del coperchio. Il peso è di 1,36 chilogrammi, nella media bassa della categoria.
La qualità costruttiva è affidata a due materiali differenti: lega di alluminio per il coperchio e fibra di vetro per la base, che secondo il produttore conferisce un effetto di fresco al tatto, mascherando il calore dissipato normalmente dalla base. La colorazione grigio chiaro senza fronzoli fa assomigliare molto il prodotto sia al MacBook Air sia ad altri concorrenti già in circolazione: l'Aspire S3 di Asus e lo Zenbook UX31 di Asus, rispetto al quale però sono stati intelligentemente smussati gli angoli.
Guardando il pannello retrostante la somiglianza è inequivocabile, mentre ai lati tradisce la colorazione scura, che caratterizza anche il fondo. Altra similitudine è il pulsante, sul lato destro, da premere per controllare la carica della batteria - non accessibile agli utenti.
Dell XPS 13 - PR
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Dell XPS 13 - PR 1 Dell XPS 13 - PR 2 Dell XPS 13 - PR 3 Dell XPS 13 - PR 4 Dell XPS 13 - PR 5 Dell XPS 13 - PR 6 Dell XPS 13 - PR 7 Dell XPS 13 - PR 8 Dell XPS 13 - PR 9 Dell XPS 13 - PR 10
 
La configurazione in commercio prevede il processore Core i5-2467M a 1.6 GHz, o in alternativa il Core i7-2637M a 1.7 GHz, affiancati da 4 GB di memoria saldati alla scheda madre, grafica integrata e unità di archiviazione SSD da 128 o 256 GB. La batteria ai polimeri di litio da 47 Wh garantisce un'autonomia dichiarata di 8 ore e 53 minuti, ma ovviamente il dato sarà da verificare in fase di test.
Per quanto riguarda la connettività troviamo Wi-Fi a/b/g/n, Bluetooth 3.0, Intel Wireless Display, un connettore USB 3.0 e uno USB 2.0 -  valido anche per ricaricare le periferiche a computer spento. Non mancano poi una presa jack per microfono e cuffie e una mini Display Port, a cui collegare l'adattatore VGA o quello DVI (opzionale).
La dotazione professionale consiste nella presenza del chip TPM 1.2 e nella possibilità di estendere opzionalmente la garanzia di un anno con la formula Pro Support, che include assistenza telefonica 24 ore su 24 e intervento il giorno successivo alla chiamata.
I prezzi per l'Italia sono di 1149 euro per la versione con Core i5 e SSD da 128 GB, 1349 euro per quella con Core i5 e SSD da 256 GB. Il top di gamma con Core i7 e SSD da 256 GB è di 1399 euro.
Aspettiamo di ricevere il prodotto in prova per valutarlo test alla mano. Dopo avere provato molti altri prodotti siamo ormai rassegnati al fatto che il marchio ultrabook registrato da Intel e tutte le condizioni restrittive imposte dall'azienda di Santa Clara ha appiattito l'offerta riducendo tutti i sistemi ad essere pressoché identici sia nella dotazione sia nell'estetica, quindi non ci aspettiamo colpi di scena eclatanti. L'allineamento estremo era proprio necessario per dare una ripulita ai portatili? Secondo noi no, perché in questo modo l'unica discriminante diventa il prezzo. Avanti chi offre di meno!

Fonte: www.tomshw.it

HTC One in vendita, Android 4.0 da 350 a 700 euro

HTC ha fatto sapere che i nuovi smartphone della famiglia One saranno disponibili dalla settimana prossima anche in Italia. Presentati al Mobile World Congress di Barcellona circa un mese fa questi telefoni marcano l'accelerazione dell'azienda taiwanese nel mondo Android. Un solo nome a indicare la nuova gamma di prodotti, con l'ultima versione di Android, la nuova interfacia HTC Sense e servizi aggiuntivi.
Il modello di punta è l'HTC One X, uno smartphone da 4,7 pollici (1280x720), con Gorilla Glass, Tegra 3, 32 GB di memoria interna, 1 GB di RAM, scocca unibody e fotocamera da 8 MP (tempo di scatto 0,7 sec). Insomma, un vero e proprio mostro che potrete comprare per 699 euro.
Abbiamo poi l'HTC One S, uno smartphone meno esagerato, ma di certo non modesto. C'è infatti uno schermo Super AMOLED da 4,3 pollici (960x540), chip Snapdragon da 1,5 GHz, 16 GB per l'archiviazione, fotocamera da 8 MP e scocca unibody in alluminio. In questo caso il prezzo ufficiale al pubblico sarà di 599 euro.
C'è infine l'HTC One V, più piccolo degli altri in tutto. Abbiamo infatti uno schermo da 3,7 pollici (480x800), Snapdragon S1 da 1 GHz, 4 GB di spazio interno e fotocamera da 5 MP. Costerà 349 euro.
HTC One S - PR
 
HTC One S - PR 1 HTC One S - PR 2 HTC One S - PR 3 HTC One S - PR 4 HTC One S - PR 5 HTC One S - PR 6
 
I prezzi non sono proprio popolari, ma dopotutto stiamo parlando di smartphone di ultima generazione appena usciti, e osiamo sperare che nei prossimi mesi la situazione sarà un po' più vantaggiosa.
HTC One X - PR
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HTC One X - PR 1 HTC One X - PR 2 HTC One X - PR 3 HTC One X - PR 4 HTC One X - PR 5 HTC One X - PR 6 HTC One X - PR 7 HTC One X - PR 8 HTC One X - PR 9 HTC One X - PR 10
 
Se a qualcuno serve come consolazione, chi comprerà questi telefoni avrà per due anni 25 GB di spazio su Dropbox. Difficile quantificarne il prezzo, ma potremmo dire che è pari 50 dollari l'anno, la metà di quanto costa l'abbonamento da 100 GB. Possiamo considerarlo come uno sconto di 100 euro sul costo del telefono?

Fonte: ww.tomshw.it

giovedì 29 marzo 2012

Zotac GTX 680 Extreme e le altre: arrivano le bombe Nvidia

Zotac GeForce GTX 680 Extreme Edition è la prima scheda dell'azienda di Hong Kong basata sulla nuova GPU Nvidia GK104 (Kepler) a essere completamente personalizzata. Nei giorni scorsi un dirigente di Zotac aveva parlato dell'eventualità di produrre un modello con un core a 2 GHz, ma probabilmente la Extreme non è la designata.

In ogni caso la scheda si presenta in modo egregio e dovrebbe offrire alte prestazioni. Si prevedono una GPU e 2 GB di memoria GDDR5 Hynix selezionati per raggiungere frequenze elevate. Per quanto riguarda la circuiteria di alimentazione troviamo un VRM con 12 fasi, MOSFET di prima qualità e condensatori al tantalio e FPCAP multi-fase. A gestire il tutto un controller VRM CHiL CHL8318. Per quanto riguarda il sistema di raffreddamento abbiamo una soluzione a due ventole, con un sistema di alette in alluminio e le classiche heatpipe in rame.

L'aspetto interessante di questo prodotto è OC+, una speciale logica nativa che raccoglie input da un modulo di controllo USB. Zotac inserirà nel bundle della scheda un modulo per il pannello frontale che offrirà controlli sull'hardware e informazioni diagnostiche su frequenze, velocità delle ventole e tensioni. Secondo Zotac questa scheda nasce per raggiungere record mondiali, quindi non vediamo l'ora di capire quali frequenze avrà e dove potrà spingersi questa bellezza. Altre immagini le trovate su Expreview.

L'azienda asiatica però non è l'unica a lavorare sulla GTX 680 e infatti abbiamo anche Gainward, che ha mostrato le prime foto della variante Phantom, che si distingue per il design del sistema di raffreddamento, dove le ventole sono sotto il radiatore. EVGA, dopo la versione SuperClocked, ci mostra la GTX 680 SC Signature 2 caratterizzata da un dissipatore con due ventole da 80 millimetri che dovrebbero assicurare efficienza ma anche silenziosità. Per ora non si hanno altri dettagli.

Infine ecco la Palit GTX 680 JetStream, dotata di un design rinnovato sia per quanto concerne il dissipatore che il PCB. Il sistema di raffreddamento è formato da tre ventole PWM, due da 80 mm ai lati e una da 90 mm centrale. Il calore è portato al radiatore tramite quattro heatpipe a contatto diretto con la GPU, ma la scheda ha anche una piastra di raffreddamento per memoria e VRM (con sei fasi).

La scheda è overcloccata di fabbrica, ha un core a 1085 MHz (1150 MHz in GPU Boost) e una frequenza per la memoria di 1575 MHz (6.30 GHz effettivi). Insomma chi è rimasto deluso dall'assenza di modelli personalizzati al debutto della nuova proposta Nvidia, può star tranquillo, la risposta dei produttori è stata rapida e nei prossimi mesi ci saranno molte soluzioni tra cui scegliere. Se vi siete persi le nostre recensioni, qui trovate quella della singola scheda e qui quella in configurazione SLI.

Fonte: www.tomshw.it

martedì 27 marzo 2012

AMD Radeon HD 7950 con Zalman VF3000: altolà al calore

Una Radeon HD 7950 con dissipatore Zalman VF3000 (Zalman HD7950-Z). A realizzarla è proprio il noto produttore di periferiche e sistemi di raffreddamento, che da qualche tempo è entrato anche nel settore delle schede video, anche se non vende ancora in Europa, ma solo in Asia e negli Stati Uniti.

Il VF3000 è lo stesso dissipatore usato da Zotac per raffreddare alcuni modelli AMP GeForce GTX di fascia alta. Poiché Zalman al momento realizza solo schede video AMD Radeon, non è da escludere che Zotac riproponga tale soluzione con la GTX 680 o i modelli di fascia media-alta che Nvidia presenterà in futuro.

Per quanto riguarda la scheda video che vedete nelle immagini, abbiamo una soluzione con frequenze di riferimento (800 MHz e 1250 MHz per core e memoria) e l'unica diversità è appunto il dissipatore composto da un fitto insieme di alette in alluminio, che devono dissipare il calore trasportato dalle heatpipe in rame - che partono da una base fatta dello stesso materiale.

La scheda è dotata di due ventole da 92 millimetri dotate di due LED rossi. Secondo Zalman questo sistema di raffreddamento dovrebbe ridurre le temperature di 20 gradi rispetto alla soluzione standard di AMD, e per questo motivo offrire un margine di overclock maggiore per la GPU Tahiti, che si è già dimostrata molto flessibile sotto questo punto di vista. Chi desidera informarsi su altre soluzioni HD 7950 personalizzate, può trovare maggiori informazioni in questa notizia.

Fonte: www.tomshw.it

lunedì 26 marzo 2012

Assassin's Creed III rivoluziona i bundle: tre è meglio di due

Assassin's Creed III sarà disponibile in tre edizioni per collezionisti (già prenotabili sull'UbiShop). Ubisoft vuole fare le cose in grande con questo capitolo e ha iniziato a snocciolare maggiori dettagli su quello che si preannuncia un "must-have". La "Freedom Edition" conterrà il gioco, una statuetta del protagonista Connor alta 24 centimetri, un libro con copertina in acciaio al cui interno ci saranno i disegni artistici del gioco, il taccuino di George Washington che svelerà tutta la verità su Templari e Assassini durante la Rivoluzione Americana, una litografia esclusiva e due missioni single-player bonus.

Freedom Edition - clicca per ingrandire
La prima, chiamata Lost Mayan Ruins (Antiche Rovine Maya), porterà Connor in una vecchia piramide Maya, piena di misteri. In questa missione si potrà sbloccare la leggendaria sciabola corta del Capitano Kidd. La seconda missione, chiamata Ghost of War (Spettro Guerriero), vi consentirà di vivere un momento in cui le sorti della rivoluzione volgono a favore dei Templari. Sconfitti i vostri nemici riceverete la mazza da guerra di Pontiac, una delle armi più potenti dei nativi americani. Infine c'è anche un pacchetto di nuovi contenuti per il multiplayer, in cui avrete un nuovo personaggio, il Cecchino, una reliquia, un emblema, un'immagine speciale e il titolo di "Buffone".
La versione "Join or Die Edition" offrirà il gioco, il medaglione originale degli Assassini, il diario di George Washington, la missione aggiuntiva Spettro Guerriero per il single-player e il pacchetto multigiocatore Cecchino. La terza e ultima variante prende il nome di Special Edition, e si distinguerà per una confezione speciale, una copia del gioco e una missione single player esclusiva chiamata "Un pericoloso segreto", in cui dovrete lottare contro un segreto che potrebbe mettere a repentaglio il finanziamento della Rivoluzione. In caso di successo, sarete ricompensati con il moschetto a pietra focaia.
Per chi si fosse perso i precedenti dettagli, rammentiamo che il gioco sarà ambientato alla fine del 18° secolo, durante la Rivoluzione Americana. Il cambio di scenario impone anche un nuovo eroe, quindi ecco Ratohnhaké:ton, di origini inglesi e native americane. Dopo aver adottato il nome di Connor, il protagonista diventa la nuova voce della giustizia nell'antico conflitto tra Assassini e Templari, conducendo i giocatori da remote terre di confine a vivaci città coloniali (Boston, New York e "The Frontier"), fino a caotici campi di battaglia, dove l'Esercito Continentale di George Washington affronterà le imponenti truppe inglesi. Prima di concludere aggiungiamo qualche informazione trapelata sulla versione Wii U. Il controller tablet, con il suo schermo touch, permetterà al giocatore di avere un collegamento costante con il software dell'Animus, e consentirà di visualizzare la mappa senza mettere il gioco in pausa.

Join or Die Edition - clicca per ingrandire
Questo schermo servirà anche per raffigurare informazioni a pop-up che negli altri capitoli occupavano il televisore e allo stesso tempo consentirà di sfogliare il menù e l'enciclopedia dell'Animus in modo indipendente rispetto alle immagini a schermo. Il touchscreen sarà utile anche per agire sul protagonista, modificando al volo l'armamento e l'equipaggiamento. La visione Occhio dell'Acquila sarà gestibile dal controller-tablet, attraverso l'accelerometro che servirà per comandare la telecamera di gioco. Assassin's Creed III sarà disponibile dal 31 ottobre su Xbox 360, PlayStation 3 e PC. In seguito arriverà anche su Wii U, la console Nintendo attesa al debutto entro l'anno. Ignoti i prezzi dei bundle e del singolo gioco.

Fonte: www.tomshw.it

Samsung Galaxy S III a Londra il prossimo 30 marzo

Nel corso delle ultime ore, grazie a un lettore del sito Eurodroid, sono comparse online alcune foto raffiguranti il negozio londinese Phones4u. Niente di sepeciale quindi, se non fosse che il negozio in questione è stato il primo a distribuire in esclusiva l'ultimo Googlefonino, ovvero il Samsung Galaxy Nexus, e che la vetrina principale dello stesso è stata rivestita con un enorme cartellone pubblicitario che preannuncia un importante evento Samsung in programma il prossimo 30 di marzo.
Ovviamente, le indiscrezioni parlano della possibile presentazione di quello che sarà il nuovo top di gamma per quanto riguarda gli smatphone del colosso asiatico; ovvero Galaxy S III. Nonostante le voci parlassero di un annuncio verso la fine del secondo trimestre 2012 potremmo quindi assistere al tanto atteso evento in anticipo rispetto alle previsioni.
Oltretutto, proprio nei giorni scorsi erano comparse online alcune immagini che molto somigliavano a rendering ufficiali e che rappresentavano, secondo le voci, proprio il nuovo top di gamma Samsung.
Se le immagini risultassero veritiere avremo una soluzione molto simile per peso e dimensioni alla precedente versione del terminale ma portante in dote un display da 4,7 pollici Super AMOLED Plus a risoluzione 1280x720 pixel. Il processore dovrebbe essere un quad-core operante alla frequenza massima di 1,5 GHz, supportato da 1 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria interna dedicata allo storage. Il sistema operativo in dote sarà, ovviamente Android nella sua ultima versione 4.0 Ice Cream Sandwich.
Non ci resta che attendere questi 4 giorni che ci separano dal 30 di marzo per verificare quali saranno effettivamente le intenzioni di Samsung e poter eventualmente scoprire quale sarà l'arma con cui il produttore coreano sfiderà la concorrenza nei prossimi mesi.

Fonte: www.tomshw.it

domenica 25 marzo 2012

Prey 2 forse cancellato, rischio flop per il promettente FPS?

Prey 2, uno tra gli FPS più attesi, sarebbe stato stato cancellato. Gli Human Head Studios, sviluppatori anche del primo capitolo, avrebbero ricevuto l'alt da Zenimax, l'azienda che controlla l'editore Bethesda. Secondo il sito olandese PS Focus la notizia ufficiale dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, ma il sentore di un accantonamento aleggiava già da qualche tempo. All'inizio del mese infatti era stata cancellata una conferenza sul titolo alla GDC di San Francisco.
"Sì, Zenimax ci ha costretto a cancellare tutte le conferenze su Prey 2 alla GDC. Sono devastato dalla notizia. Questa doveva essere la mia prima conferenza", aveva scritto il lead programmer di Human Head, Brian Karis, qualche tempo fa su Twitter.

In casa Bethesda (perciò Zenimax), incalzati dai siti specializzati, preferiscono non commentare. Il gioco era stato annunciato nel marzo dello scorso anno, con uscita prevista entro la fine del 2012 su PC e console. Era stato avvistato alla GamesCom di agosto, ma poi sullo sviluppo era piombato il silenzio (e anche sulla pagina Facebook).
Rispetto al primo Prey, il secondo capitolo prevede un nuovo protagonista, Killian Samuels, ambienti e scenari differenti, un gameplay più libero e articolato, ma anche un legame con il primo titolo grazie alla presenza "spirituale" dell'indiano Tommy. Secondo PS Focus, lo stop a Prey 2 (speriamo solo momentaneo) sarebbe riconducibile agli insuccessi raccolti dall'editore con RAGE, Brink e Hunted: La Nascita del Demone. Forse in casa Zenimax/Bethesda vogliono solo affidarsi a marchi più noti, o preparare meglio il terreno.
D'altronde nei mesi scorsi è circolata l'indiscrezione sulla presunta cancellazione di DooM 4, per ora smentita, a dimostrazione che la software house sta attentamente vagliando ogni progetto per massimizzare i successi e non collezionare ulteriori delusioni.

Fonte: www.tomshw.it

sabato 24 marzo 2012

GeForce GTX 680 con GPU a 2 GHz: Zotac tenta l'impresa

Zotac vuole realizzare una GeForce GTX 680 con una GPU capace di lavorare alla frequenza di 2 GHz. A dirlo è stato Mr.Kwai, general manager dell'azienda, durante una conferenza con i partner. La nuova soluzione sarà realizzata per "dimostrare il potenziale ingegneristico di Zotac con i design non reference" e sarà probabilmente pronta per metà aprile 2012.

Kingpin e la GTX 680 sotto azoto liquido
Difficile dire se la vedremo in Europa, poiché si presume sarà una soluzione in edizione limitatissima. Inoltre in passato Zotac ha realizzato schede estreme solo per il mercato cinese. Di certo non sarà un lavoro facile, dato che le schede in commercio superano di poco il gigahertz.
Se poi teniamo conto che il famoso overclocker k|ngp|n è riuscito a raggiungere i 1900 MHz con una scheda di EVGA sotto azoto liquido, siamo proprio curiosi di vedere se Zotac manterrà la promessa e soprattutto, come. Nel frattempo chi vuole acquistare la scheda e dilettarsi un po' con l'overclock, o semplicemente non ama il raffreddamento ad aria, può acquistare un waterblock di EK, precisamente l'EK-FC680 GTX che copre l'intera scheda (GPU, RAM, VRM).

Waterblock EK
L'azienda offre quattro soluzioni, due con base in rame elettrolitico a 84,95 euro e due con base trattata con il processo di nichelatura chimica a 94,96 euro, che si differenziano per la parte alta in materiale acrilico o acetale.

Fonte: www.tomshw.it

venerdì 23 marzo 2012

GTX 680 o 670 Ti: poco importa, le prestazioni sono tutto

La GeForce GTX 680 è finalmente tra noi, dopo tante chiacchiere e mesi di attesa. Acclamata in tutte le recensioni, compresa la nostra, si tratta di un prodotto davvero valido, con interessanti novità e decisamente votato al gaming.
Nvidia ha infatti deciso di castrare le prestazioni GPGPU, a favore delle soluzioni Quadro e Tesla che debutteranno nei prossimi mesi. Una scelta di mercato, che piaccia o meno. Quello che fa discutere di più, almeno leggendo i commenti dei lettori sotto la nostra recensione, è però un altro aspetto: siamo davanti a un core progettato davvero per la fascia alta?

Nella nostra recensione abbiamo parlato dell'architettura partendo da un confronto con la soluzione mainstream GF104 (e ovviamente il successore GF114), design a cui Nvidia si è ispirata nella realizzazione del GK104, e non con il vecchio chip GF100/GF110. L'azienda ha insomma fatto una scelta, e se la scheda offre prestazioni tali da superare ogni altra soluzione a singola GPU sul mercato, poco conta l'iniziale destinazione.
Per altri però non è così, e secondo il sito TechPowerUp ci sono diverse prove che la scheda in realtà doveva chiamarsi GTX 670 Ti, un nome che osservando i modelli Nvidia degli ultimi anni non avrebbe rappresentato la scheda di punta, ma un prodotto un gradino leggermente sotto (presumibilmente la differenza che intercorre tra la GTX 580 e la GTX 570).
La prima "prova" riguarda le molte indiscrezioni d'inizio 2012, che indicavano la scheda GK104 esplicitamente con il nome GTX 670 Ti. Poiché si trattava di "voci", non bisogna farci affidamento totale, ma possono essere un'indicazione. Poi è apparsa in Rete un'immagine di un presunto sample con la scritta GeForce GTX 670 Ti (secondo alcuni però ci sarebbe scritto GTX 570 Ti).
TechPowerUp ha inoltre pubblicato un'immagine presa dall'FTP Nvidia per la stampa, in cui le immagini TIFF mostrano il tag "GTX 670 Ti". Inoltre, sempre sul si può vedere l'immagine del pannello di controllo 3D Vision Surround in cui le schede sono etichettate come GTX 670 Ti. La foto è stata inviata da un lettore, ma il sito scrive che questa immagine è stata usata da Nvidia sulla guida 3D Vision Surround", indicando un link da cui però l'immagine è stata rimossa.
Insomma, forse la verità non la sapremo la mai, e aleggerà sempre il dubbio. Molti si riempiranno la bocca (o meglio, scriveranno fiumi di parole) su questa mossa, giusto per scaldare gli animi sui forum, ma detto francamente, ha importanza? Per l'utente finale no, zero. Le prestazioni sono tutto e poiché la scheda è la migliore in circolazione per i giochi, costa giustamente quanto la HD 7970. Non c'è alcuno scandalo, ma solo tanti discorsi di lana caprina.

Fonte: www.tomshw.it

giovedì 22 marzo 2012

Acer V273HL, monitor LED da 27 pollici ideale per l'ufficio

Acer ha presentato il suo nuovo monitor LED V273HL, un 27 pollici orientato al lavoro da ufficio.  Oltre all'elevata diagonale, a cui fa però da contraltare una risoluzione nativa del pannello "solo" Full HD 1920x1080), la caratteristica saliente del pannello è la retroilluminazione LED, che porta con sé gli ormai ben noti vantaggi in termini di consumo e risparmio energetico: solo 17 watt di assorbimento durante l'uso, circa mezzo watt da spento o in stand-by. I LED bianchi rappresentano naturalmente un vantaggio anche in termini cromatici e di impatto ambientale: non contengono infatti né mercurio né alogeni.

Acer V273HL
Acer considera questa una soluzione ideale per "professionisti, designer, ricercatori e chi è solito usare più applicazioni aperte contemporaneamente, come ad esempio un editor di testi e un rendering grafico". In effetti, la risoluzione 1920x1080 mette a disposizione la stessa area utile di lavoro che molti modelli offrono con diagonali inferiori - ad esempio 24 pollici. In compenso, l'elevato pixel pitch renderà più agevole il lavoro di tutto coloro i quali non godono di una vista perfetta.
Completa la dotazione di porte, che include VGA, HDMI e DVI con supporto HDCP. La luminosità massima dichiarata è di 250 Cd/mq, il tempo di risposta di 5 ms. Per quanto riguarda il dato di contrasto, Acer dichiara solo quello che è, evidentemente, un contrasto dinamico pari a 100 milioni a uno.

Fonte: www.tomshw.it

Commodore AMIGA mini, tanti cavalli e grande nostalgia

Commodore AMIGA mini è il nuovo prodotto di punta della rediviva Commodore USA. Dei bei tempi in cui Commodore era sinonimo di computer casalingo non sono rimaste che le briciole, ma il marchio ogni tanto ritorna sotto nuove e curiose vesti, in cerca di un rilancio molto difficile.
Ecco quindi che i due brand sono stati riunificati, come preannunciato, per dare vita a un mini computer dotato di un processore Intel Core i7 2700K (quad-core a 3.5 GHz che accelera fino a 3.9 GHz in Turbo Boost), 16 GB di memoria RAM DDR3 1333 MHz e GPU Nvidia GeForce GT 430 con 1 GB di memoria dedicata GDDR3. Il prodotto è dotato anche di un hard disk SATA da 1 TB (opzionalmente si possono inserire SSD da 300 o 600 GB), due antenne Wi-Fi e e Bluetooth.

Commodore AMIGA mini
Il case di questo prodotto è completamente in alluminio, micro-sabbiato con ossidazione anodica. Non manca un lettore Blu-Ray e all'interno c'è spazio per altri due hard disk da 2.5". Il sistema operativo è su base Linux, e si chiama Vision OS (i dettagli li trovate qui). Costa circa 2500 dollari.

Commodore AMIGA mini
L'azienda ha anche presentato un nuovo modello del C64x Supreme, soluzione che mantiene lo stile retrò caro ai fan di Commodore. Al suo interno un processore Atom D2700 dual-core da 2.13 GHz e una GPU GeForce GTX 520 da 512 MB.
Non mancano 4 GB di memoria DDR3 a 1066 MHz, dischi da 1 o 3 TB (con SSD da 300 e 600 GB come opzione), una tastiera meccanica, un lettore di schede integrato, Wi-Fi, Bluetooth, VGA, DVI, HDMI, audio 7.1 HD, due porte USB 3.0 e 4 porte USB 2.0. Presente un lettore Blu-Ray e due antenne Wi-Fi.

Commodore AMIGA mini
Infine Commodore USA ha aggiornato il VIC mini, identico per aspetto all'AMIGA mini, ma con specifiche simili al C64x Supreme, e aggiornato il VIC-Slim con un processore D2700, 2 GB di RAM, un HDD da 1 TB e uscita HDMI. I prodotti non sono in vendita in Italia, ma chi vuole dare inizio all'operazione nostalgia troverà sicuramente il modo di procurarsene uno. Il vero punto è: ha senso?

Fonte: www.tomshw.it

mercoledì 21 marzo 2012

AMD Radeon HD 7990, piena potenza per abbattere Nvidia

La Radeon HD 7990 dovrebbe adottare chip Tahiti XT, quindi la massima espressione dell'architettura Graphics Core Next di AMD. La scheda dual-GPU, di cui si attende l'annuncio ad aprile, avrà quindi la stessa GPU della Radeon HD 7970.
Sullo stesso PCB troveranno spazio quindi un totale di 4096 stream processor, 256 unità texture e 64 ROPs. La HD 7990 avrà 6 GB di memoria GDDR5, 3 GB per GPU. L'unica differenza rispetto a un CrossFire di HD 7970 saranno le frequenze, che si prevedono pari a 850 MHz per i core e 1250 MHz (5 GHz) per la memoria.

La Radeon HD 7970 lavora a 925 MHz e 1375 MHz (5.5 GHz), mentre la HD 7950 opera a 800 MHz e 1250 MHz. Sostanzialmente avremo una HD 7990 con due core a una frequenza intermedia tra Tahiti XT e Pro e con 6 GB di memoria alla frequenza della HD 7950. Una via di mezzo che dovrebbe permettere ad AMD di avere consumi non superiori alla HD 6990 (TDP di 375 watt) e la stessa configurazione di connettori ausiliari (due da 8 pin).
Il prezzo non è ancora noto, ma poiché la HD 7970 costa più di 500 euro, non si prevede sarà a buon mercato. Tutto dipenderà da eventuali mosse di AMD per contrastare la GeForce GTX 680, di cui domani pubblicheremo la recensione: se le schede a singola GPU HD 7900 subiranno un ribasso, la HD 7990 potrebbe costare leggermente meno di ciò che si profila, cioè più di 650 euro. Staremo a vedere.

Fonte: www.tomshw.it

Toshiba LT170, tablet Android da 7 pollici a 299 euro

Toshiba ha annunciato la disponibilità del tablet da 7 pollici LT170, con sistema operativo Android 2.3 e dimensioni di 200,3 x 128,5 x 11,7 millimetri. Il peso di 388 grammi lo rende un prodotto da valutare per chi vuole viaggiare con il tablet sempre con sé, anche se il vecchio Galaxy Tab da 7 pollici di Samsung resta l'opzione più leggera (380 grammi) e compatta (190,09 x 120,45 x 11,98 mm).

Toshiba LT170
La configurazione si basa sul processore Freescale i.MX53 da 1 GHz, affiancato da 512 MB di memoria DDR3 e 8 GB di spazio di archiviazione, da espandere eventualmente tramite vano per le schede microSD. Il pannello LCD visualizza la risoluzione nativa di 1024x600 punti e supporta selezioni con due dita.
La fotocamera sul pannello posteriore ha la risoluzione modesta di 2 megapixel, mentre quella frontale è solo VGA. La dotazione inequivocabilmente di fascia bassa e il colore blu satinato lasciano intuire che si tratta di un prodotto sbarazzino che potrebbe essere scelto da coloro che vogliono un tablet maneggevole da portare sempre con sé.
Stando alle informazioni dichiarate dal produttore l'autonomia dovrebbe essere di sette ore in riproduzione video. Toshiba sottolinea al presenza di un sensore di luce ambientale, che permette di adattare la luminosità dello schermo in funzione delle condizioni di illuminazione, per ottimizzare i consumi. Il prodotto sarà disponibile dalla fine di marzo in versione standard solo Wi-Fi, mentre il 3G esiste solo come opzione.

Toshiba LT170 - Clicca per ingrandire
Per quanto riguarda la connettività, rispondono all'appello Bluetooth, un connettore microUSB e la presa jack per le cuffie. Non manca infine l'accelerometro 3D. Oltre a poter accedere a Gooogle Play, si potranno scaricare applicazioni anche dal Toshiba Places, un servizio cloud con musica, video on demand, giochi, servizi di garanzia e altro (a seconda del Paese). La confezione include la custodia e una protezione per lo schermo.

Fonte: www.tomshw.it