L'obiettivo è quello di posizionare le reflex in luoghi in cui un fotografo non potrebbe mai trovare posto, come il tetto di un impianto sportivo o il terreno proprio accanto alla pista d'atletica, e fornire quindi immagini riprese da punti di vista inusuali ma particolarmente descrittivi.

Le reflex usate da Reuters vengono ingabbiate in una struttura metallica con diversi servomotori
Il sistema che Reuters sta sviluppando e installando sfrutta le
esperienze maturate in altre competizioni sportive e si basa
sull'applicazione di diversi servomotori al corpo della macchina e all'obiettivo per controllarne alcune funzioni,
in particolare la zoomata. Le reflex vengono inoltre installate in una
sorta di armatura che permette di muoverle lungo ciascuno dei loro assi.Il controllo dello scatto avviene con segnali radio oppure, ove possibile, via cavo. Il fotografo "umano" resta in una sua postazione remota e regola l'inquadratura osservandola nel monitor di un PC portatile e usando un joystick. Una volta scattate, le foto vengono trasmesse immediatamente al sistema di editing Reuters e da qui rese disponibili ai clienti dell'agenzia, quasi in tempo reale.

Un esempio di quello che si vuole ottenere: punti di vista impossibili per un fotografo umano
Al momento siamo ancora nella prima fase di installazione delle varie reflex, ma Reuters ha pubblicato in un suo blog aziendale un post con alcune immagini
che descrivono ciò che sta succedendo e lasciano capire in parte il
funzionamento del sistema. Per ora i fotografi e i tecnici Reuters si
preoccupano soprattutto di installare fotocamere nei punti più alti dei nuovi impianti sportivi, operazione che spesso richiede delle "arrampicate" vere e proprie con attrezzatura da montagna.
Nessun commento:
Posta un commento