giovedì 31 gennaio 2013

AOC e2462Vwh, il monitor per chi gioca e bada al design - Tom's Hardware


AOC e2462Vwh è uno di quei monitor che vengono progettati a tavolino con l'obiettivo di far contenti i gamer. Nessun compromesso, secondo il produttore, per questo 23,6 pollici  basato su tecnologia TN e retro-illuminazione LED. Il tempo di risposta è di 2 ms, luminosità è di 250 cd/m2 mentre il contrasto è di 1000:1 (dinamico a 50.000.000:1). "Dal punto di vista del consumo energetico, il monitor dispone di un pannello con retroilluminazione a LED che abbatte i consumi senza sacrificare le prestazioni", sottolinea la nota di presentazione.
AOC e2462Vwh
Completano il quadro il design con finiture nere e bianche e l'esclusivo sistema di gestione dei cavi HDMI e VGA che possono essere così nascosti all’interno del piedistallo. Per altro bisogna sottolineare che lo spessore del monitor è di soli 1,3 cm. Ulteriori benefici vengono offerti da funzioni software intelligenti, quali Eco Mode, che consente di risparmiare energia, o Screen+. In ogni caso normalmente si stima un consumo medio inferiore ai 24 watt.

AOC e2462Vwh
"Con i-Menu, ad esempio, è possibile modificare facilmente le impostazioni del monitor direttamente con il mouse, mentre Screen+ consente di suddividere lo spazio visivo del desktop in differenti e pratici riquadri", prosegue il comunicato. "Il monitor è inoltre conforme a rigorose certificazioni energetiche quali TCO 5.0 o EPEAT Silver".

AOC e2462Vwh
e2462Vwh sarà disponibile da febbraio ad un prezzo consigliato di 159 euro.

BlackBerry Z10 primo contatto, ecco pregi e difetti - Tom's Hardware


Bello, ma non sorprendente. Così i colleghi di Tom's Hardware US hanno concluso la prova d'uso che hanno condotto sul nuovo BlackBerry Z10 presentato ieri come il prodotto della svolta per RIM, anzi BlackBerry. Ovviamente ci riserviamo di fare le nostre valutazioni approfondite nel momento in cui avremo il prodotto fra le mani.
Maneggiando il nuovo full touch Jane McEntegart l'ha trovato abbastanza robusto, però a volte l'apparenza inganna. La copertura posteriore dello Z10, rimovibile per accedere alla batteria, al vano microSD e alla SIM, è ricoperta con un materiale antiscivolo irregolare che consente una presa salda anche quando le mani sono sudate, maschera bene le ditate e appare solido. Quando lo si rimuove però ci si accorge che è in plastica e ha l'aria di essere fragile.
Primo contatto con il BlackBerry Z10
Lo stesso vale per la fascia che si sviluppa lungo i quattro lati, che è intervallata solo da piccoli inserti in alluminio, ma in gran parte è in plastica. Lungo i bordi troviamo il bilanciere del volume a destra, il pulsante di accensione e blocco e la presa jack per le cuffie in alto. A sinistra ci sono invece i connettori micro-HDMI e micro-USB. 
La parte frontale è completamente occupata dallo schermo da 4,2 pollici, che visualizza la risoluzione di 1280 x 768 punti di ottima qualità. Nonostante BlackBerry non l'abbia pubblicizzato come Retina, McEntegart fa notare che la densità è di 355 PPI, contro i 326 PPI dell'iPhone 5.
Dato che molti utenti sono curiosi di conoscere le prestazioni del nuovo terminale BlackBerry ecco qualche dato sui test. Con il benchmark JavaScript di SunSpider il BlackBerry Z10 ha registrato 1728,7 ms, un tempo quasi doppio rispetto a quello totalizzato dall'iPhone 5 e più o meno paragonabile a quello dei prodotti Android i fascia media, come per esempio l'LG Optimus VU. In sostanza secondo questo test il nuovo Z10 non è esattamente quello che si può definire un prodotto alla pari con la concorrenza attuale
BlackBerry Z10 primo contatto - PR
 
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Passando a Browsermark, che consente di valutare come il browser gestisce HTML5 e CSS3, McEntegart ha registrato 2263 punti, in linea con i prodotti Android con configurazione simile.
BlackBerry non ha messo l'accento sulle specifiche tecniche perché evidentemente vuole che gli utenti si concentrino sul nuovo sistema operativo. Nonostante l'ottima presentazione la prova di usabilità del collega statunitense non è stata esente da intoppi.
Su entrambe le unità demo che erano esposte ci sono stati problemi di commutazione fra la fotocamera frontale e quella posteriore. Toccando l'icona della telecamera sullo schermo si sarebbe dovuti passare da una all'altra, invece veniva visualizzato un messaggio di errore.
Un altro problema ha ostacolato il test di condivisione dello schermo nelle chiamate tramite BBM, un esperimento che durante la presentazione sul palco ha funzionato alla grande. In questo caso invece ci sono voluti diversi tentativi per capire che il messaggio di errore - "la condivisione dello schermo non è pronta" - era probabilmente dovuto al fatto che era necessario che entrambi gli interlocutori fossero collegati in Wi-Fi, e non con connessione mista Wi-Fi e 3G.
BlackBerry Z10 - PR
 
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Il problema non è grave, sarebbe bastato che il messaggio di errore fosse meno generico. Da aggiungere poi che la condivisione dello schermo non è disponibile tramite chiamate vocali BBM, e non si può trasformare una chiamata vocale in una video senza riagganciare e richiamare.
Ottimo invece l'NFC per condividere contatti e altre informazioni, e aggiungere amici in BBM, sempre ammesso che entrambi gli utenti dispongano di un prodotto BBM abilitato con NFC.
McEntegard ha inoltre apprezzato l'applicazione BlackBerry Remember, anche se l'ha definita "impegnativa". In sostanza si tratta di un contenitore in cui si possono mettere immagini, appunti, memo, filmati e molti altri contenuti. Basta selezionarne uno e premere il pulsante Condividi per averlo in BlackBerry Remember. Il giornalista però fa notare che se non si creano delle cartelle ad hoc all'interno di Remember e non si tengono sempre ben in ordine i contenuti questo spazio diventa in breve tempo un calderone gigantesco in cui può essere difficile trovare quello che si cerca.
Infine, la qualità delle chiamate è stata definita buona, ed è stata apprezzata la possibilità diannotare appunti durante la conversazione. Anche queste note finiranno in Remember.
Gli investitori non hanno gradito
Cosa ne pensate di questo nuovo prodotto? Alicia Keys durante la presentazione si è detta entusiasta dello Z10, nonostante sia utente di lunga data di prodotti iOS. Quello che è certo è che gli investitori non hanno avuto la stessa reazione positiva, dato che il titolo ha perso il 12% in Borsa dopo la presentazione.
Gli analisti non hanno apprezzato il fatto che i prodotti non sono disponibili immediatamente in tutto il mondo, e si aspettavano inoltre prezzi più convenienti. Secondo James Moorman di S&P Capital IQ i nuovi BlackBerry non attireranno necessariamente nuovi utenti. Se anche voi la pensate così spiegateci perché.

martedì 29 gennaio 2013

Sony Xperia Z, primo contatto con il nuovo top di gamma Sony | Pagina 1: Introduzione | Hardware Upgrade

Il 2012 è stato per Sony un anno indubbiamente molto importante, specialmente in ambito mobile. Ad aprile dello scorso anno, è infatti ufficialmente nata la divisione Sony Mobile Communications, figlia della scissione dal partner Ericsson e dell'acquisto da parte di Sony delle quote della società appartenute in precedenza alla compagine svedese. Si è trattata di una operazione indubbiamente rischiosa, specialmente in un periodo storico come quello in cui ci troviamo, in cui investimenti di questo tipo non sono certo da prendere sotto gamba.
L'operazione, costata a Sony poco più di un miliardo di euro, aveva, e ha ancor oggi, come obiettivo quello di spingere sull'acceleratore per raggiungere quanto prima possibile la totale integrazione della sezione mobile all'interno del proprio ecosistema. Con l'acquisizione delle quote di Ericsson, inoltre, Sony è anche diventata proprietaria di un'ampia gamma di proprietà intellettuali, come ad esempio molti importanti brevetti legati alla telefonia cellulare, patrimonio di assoluto valore in un mercato così agguerrito dove molte battaglie tra competitor oltre che sul campo si combattono proprio nei tribunali per la violazione di questi stessi.
A seguito dell'operazione che ha portato alla nascita di Sony Mobile Communications il primo terminale a portare in dote il marchio unico Sony è stato Sony Xperia S, annunciato nel gennaio dello scorso anno in occasione del CES e seguito qualche settimana più tardi a Barcellona nel corso del Mobile World Congress da altre due soluzioni Xperia di fascia media e medio-bassa, ovvero Xperia P e Xperia U.
Ma non finisce qui, il resto del 2012 si è infatti rivelato altrettanto prolifico e movimentato per il portfolio prodotti della compagnia orientale che ha annunciato tra febbraio e dicembre un numero decisamente importante di altre soluzioni. A spiccare su tutte troviamo Xperia Ion e Xperia T, lo smartphone di James Bond, entrambi caratterizzati da schede tecniche di rilievo ma forse mai recepiti dal pubblico in maniera abbastanza importante da poter dire la loro per quanto riguarda il numero di unità vendute a livello globale.
Design curato, pulito ed elegante e tecnologie derivanti dall'universo Sony sono le caratteristiche salienti che contraddistinguono le soluzioni della compagnia giapponese. Caratteristiche che continuano a essere la chiave della realizzazione delle nuove soluzioni e che ritroviamo ancora, a un anno esatto di distanza da Xperia S, nel nuovo Xperia Z.
Annunciato circa due settimane fa, in occasione del Consumer Electronic Show di quest'anno, Xperia Z è, per il momento, l'ultimo top di gamma della famiglia Xperia di Sony, titolo che si traduce in una serie di specifiche davvero importanti che riassumiamo nella tabella riportata qui di seguito.
Specifiche
Sony Xperia Z
Dimensioni e peso 139 x 71 x 7,9 mm
146 gr
Batteria Non rimovibile Lithium Ion (Li-Ion) 2330 mAh
Sistema operativo Android 4.1 con UI proprietaria
Reti Tri-band HSPA: 850, 900, 2100, 1900
HSDPA (42 Mbps)
HSUPA (5.76Mbps)
Quad-band GSM: 850, 900, 1800, 1900
Wi-Fi 802.11 b/g/n
Bluetooth 4.0
NFC
Display TFT con Mobile BRAVIA Engine 2
5 pollici di diagonale
Risoluzione 1920x1080 pixel
Processore e memoria Qualcomm APQ8064+MDM9215M Quad Core da 1,5 GHz
RAM 2GB
ROM 16 GB espandibile tramite microSD
Fotocamera Fotocamera 13 megapixel con tecnologia Exmor-R S
Flash LED singolo
Autofocus
GPS Si, con A-GPS e Glonass
Sensori Accelerometri
Sensore di prossimità
Bussola digitale
Giroscopio
Sensore luce ambientale
Connessioni Jack audio stereo da 3.5 mm
Micro-USB MHL 2.0

domenica 27 gennaio 2013

Logitech in crisi usa la ghigliottina: mouse e tastiere salvi - Tom's Hardware

Logitech, in difficoltà finanziaria, ha deciso di abbandonare alcuni settori entro la fine dell'anno. L'azienda svizzera taglierà gli investimenti su alcune categorie di prodotti, inclusi gli accessori per console da gioco, i telecomandi, le videocamere per la sicurezza e gli speaker dock, concentrandosi sulla produzione di periferiche per PC e accessori per il mondo mobile.
"La perdurante debolezza del mercato PC globale è stata la prima causa dei nostri risultati deludenti nel terzo trimestre. Sono inaccettabili e stiamo prendendo azioni decisive", ha dichiarato Bracken P. Darrell, presidente e amministratore delegato di Logitech.

Nel terzo trimestre fiscale il fatturato dell'azienda si è attestato a 615 milioni di dollari, in calo del 14% rispetto ai 715 milioni dell'anno passato. Logitech ha registrato una contrazione delle vendite dell'8% nel Nord America, del 20% nell'area EMEA e dell'11% in Asia.
L'azienda ha registrato una perdita operativa di 180 milioni, che ha incluso una svalutazione stimata in 211 milioni dell'unità impegnata nel settore delle videoconferenze. La perdita netta è stata di 195 milioni di dollari, e si scontra con l'utile operativo di 55 milioni registrato l'anno precedente. Il margine lordo è stato del 34,2%, rispetto al 36,2% dell'anno precedente.
"Stiamo prendendo azioni immediate per dare forma a una Logitech più veloce e redditizia. Stiamo sviluppando prodotti più indicati alle soluzioni mobile, sfruttando la forte crescita di tablet e smartphone. Abbiamo inoltre intenzione di confermare la nostra leadership nei prodotti per PC dove abbiamo vantaggi di scala, in ambito ingegneristico e nella distribuzione", ha aggiunto Darrel.

L'amministratore delegato ha chiarito che il business Harmony (telecomandi) non sarà chiuso e basta come potrebbe avvenire per altre linee di prodotto, ma sarà messo in vendita. Questa non impatterà sugli utenti che hanno i prodotti Harmony, a cui sarà assicurato supporto e garanzia.
Darrel ha inoltre dichiarato che l'azienda deciderà entro 90 giorni se vendere la divisione impegnata nell'ambito delle videoconferenze - acquistata nel 2009 per 405 milioni di dollari (e che è stata appunto pesantemente svalutata, come riportato poco sopra). Cisco, Polycom, Huawei e ZTE - i principali attori di quel settore - potrebbero essere interessate alla divisione di Logitech, secondo gli analisti.

venerdì 25 gennaio 2013

Philips 3D Gioco 278G4, monitor per il gaming da 27 pollici con pannello IPS - Tom's Hardware

Il nome del prodotto dice tutto: Philips 3D Gioco 278G4. Si tratta quindi di un monitor gaming, indubbiamente, anche se l'approccio è originale e il risultato è un prodotto certo non convenzionaleQuando si parla di monitor gaming, la mente va subito al classico pannello TN con overdrive e tempo di risposta dichiarato di pochissimi ms. Philips ha fatto invece scelte diverse: il pannello è un IPS con retroilluminazione a LED bianchi, che sacrifica un po' il tempo di risposta (dichiarati 7 ms GtG) in favore di una migliore qualità d'immagine e angoli visivi più ampi.  

Parlando di originalità, poi, impossibile non citare la tecnologia Ambiglow. Si tratta di una serie di LED multicolore posti sul retro dell'unità che, illuminandosi in accordo con il contenuto dello schermo, proiettano sulla parete retrostante un alone di luce di colore coerente con l'immagine mostrata in quel momento a schermo, "allargando" per così dire il campo d'immagine. L'area di gioco diventa più immersiva e coinvolgente, e gli occhi si affaticano leggermente meno. Questo vale, soprattutto, se si usa la retroilluminazione LED per proiettare una tenue luce bianca a 6500K, che è una delle possibilità offerte.
Le altre caratteristiche rientrano più nella normalità di un modello dedicato all'intrattenimento. Il monitor offre una diagonale di 27 pollici, la classica risoluzione Full-HD 1920x1080@60 Hz con supporto 3D passivo, contrasto tipico 1000:1, luminosità massima 250 Cd/mq. La copertura, come quasi sempre in questi casi, è lucida.  Per questo prodotto il prezzo di listino è di 399 euro, ma già si trova nei negozi online a partire da 350 euro.

martedì 22 gennaio 2013

Asus VivoBook S300 e MeMo Pad 10 da 300 euro in cantiere - Tom's Hardware

Asus intende ampliare l'offerta di notebook e tablet con i due nuovi modelli VivoBook S300 e MeMo Pad 10. Il primo è una certezza: grazie al display da 13,3 pollici sarà una via di mezzo fra il modello da 11,6 pollici ultraeconomico e il VivoBook S400, un prodotto molto interessante da 14 pollici, che però non si addice a chi cerca un prodotto leggero e maneggevole.

Asus VivoBook S300
Il peso complessivo dell'S300 è di 1,76 chilogrammi, a fronte di uno spessore di un paio di centimetri, che sono sufficienti per rientrare nella categoria degli ultrabook. La configurazione prevede una batteria integrata da 44 WHr, le uscite video VGA e HDMI, 2 connettori USB 2.0 e uno USB 3.0, oltre alle prese jack da 3,5 millimetri per l'audio.
Per quanto riguarda il processore ci saranno diverse opzioni: Celeron 847 ULV, Pentium 987 ULV, Core i3-2365U, Core i3-3217U, Core i5-3317U, Core i7-3517U. Si passa insomma da una dotazione di fascia bassa analoga a quella dell'S200 (di cui potete leggere pro e contro nella nostra recensione) a una di fascia alta che non ha nulla da invidiare a quella dell'S400. Sarà analoga a quest'ultimo modello anche la dotazione del disco ibrido, con una piccola memoria flash per accelerare l'avvio del sistema e spazio di archiviazione da 320 o 500 GB.
In quest'ultimo caso quindi si trarrebbero tutti i benefici di una soluzione di fascia medio alta, a fronte di un prezzo probabilmente più conveniente e di una maggiore trasportabilità. A prescindere dalla configurazione saranno poi preinstallati WiFi n, Bluetooth 4.0, il connettore Gigabit Ethernet e un lettore per le schede SD. La notizia che pochi gradiranno è relativa alla risoluzione del display da 13,3 pollici: 1366 x 768 pixel. Sui prezzi non ci sono dettagli.

MeMo Pad 10: Tegra 3 e Android Jelly Bean

Il MeMo Pad 10 è protagonista delle indiscrezioni relative agli annunci attesi al Mobile World Congress, che si terrà a Barcellona a fine febbraio. A differenza del prodotto che era in mostra al CES di Las Vegas, il MeMo Pad 10 dovrebbe essere contraddistinto da uno schermo da 10 pollici a 1280 x 800 pixel, affiancato dal SoC Tegra 3 e da 1 GB di memoria RAM.

Asus MeMo Pad 10
Si mormora che il sistema operativo possa essere Android 4.1 Jelly Bean. Secondo le indiscrezioni lo spazio di archiviazione interno dovrebbe essere di 16 GB, e la dotazione dovrebbe includere una fotocamera posteriore da 5 megapixel e una frontale da 1,2 megapixel.
Ovviamente tutte le informazioni sono da confermare. Quello che si nota è la forte somiglianza con la dotazione del Nexus 7 di Google, prodotto da Asus. A parte la dimensione dello schermo, infatti, sono identici la risoluzione, la CPU, la dotazione di memoria e lo spazio di archiviazione. Per non parlare del sistema operativo e delle fotocamere.
Stando alle informazioni pubblicate da SlashGear il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 300 euro, o 399 dollari statunitensi. Se così fosse sarebbe perfettamente allineato a quello del Nexus 10 nella versione da 16 GB, il che fa pensare a un'ipotesi logca ma tutta da verificare.

lunedì 21 gennaio 2013

Sony Xperia Tablet Z: 6,9 millimetri e pesa solo 495 grammi - Tom's Hardware

Sony ha presentato l'Xperia Tablet Z, un prodotto Android 4.1 Jelly Bean atteso nell'aria da alcune settimane. Il suo debutto al momento è atteso solo in Giappone nel corso della primavera, ma si tratta di un tablet che ha le carte in regola per avere un buon seguito anche in Europa e Stati Uniti - prezzi permettendo, ancora ignoti.

Dotato di uno schermo da LCD TFT da 10,1 pollici con risoluzione 1920 x 1200 pixel (WUXGA) e Mobile Bravia Engine 2, l'Xperia Tablet Z colpisce per lo spessore di soli 6,9 millimetri e il peso pari a 495 grammi. Pensate fare un rapido confronto, pensate che l'iPad mini ha uno spessore di 7,2 mm, l'iPad 4 tocca i 9,4 mm e il Google Nexus 10 si ferma a 8,9 mm.

Il design ricorda, anzi è praticamente identico, quello dello smartphone Xperia Z - con cui condivide anche le certificazioni IPX5/7 per il trattamento impermeabilizzante e antipolvere. All'interno troviamo un system on chip Qualcomm Snapdagon S4 Pro APQ8064 quad-core da 1.5 GHz con GPU Adreno 320, 2 GB di RAM e 32 GB di spazio per l'archiviazione (c'è uno slot microSD).
Sul fronte della connettività sono presenti il supporto all'LTE (in Giappone assicurato da NTT DoCoMo), Wi-Fi a/b/g/n, Bluetooth 4.0 e un chip NFC per lo scambio di dati e l'accoppiamento ad altri dispositivi. La tecnologia virtual surround "S-Force" si occupa dell'esperienza sonora.

Nella parte posteriore capeggia una fotocamera da 8,1 megapixel con sensore Exmor R, mentre sulla parte frontale dovrebbe essercene una da 2,2 megapixel (Sony non ha confermato questo dettaglio). La batteria è da 6000 mAh, certamente non da primato se pensiamo che il Nexus 10 ne ha una da 9000 mAh, perciò c'è da augurarsi che Sony abbia fatto un buon lavoro di ottimizzazione energetica.
Per quanto riguarda la disponibilità in altri paesi, si vocifera di un arrivo in Europa nel secondo trimestre, ma l'azienda non ha ancora confermato. Sony ha probabilmente intenzione di rivelare qualche dettaglio prossimamente, magari durante il Mobile World Congress di fine febbraio, sia sul debutto che sui prezzi.

martedì 15 gennaio 2013

DaVinci Nibbio, tablet quad-core anche con schermo Full HD - Tom's Hardware

DaVinci Mobile Technology ha presentato il tablet Nibbio. Già in prevendita sul sito del produttore, sarà disponibile al pubblico dal 14 marzo a 309 euro IVA esclusa (circa 373 euro). I clienti che acquisteranno il Nibbio in prevendita (l'esborso iniziale è di 39 euro) beneficeranno gratuitamente di un terzo anno di garanzia e avranno il prodotto in anticipo - per gli utenti con partita IVA il beneficio si estende a 2 anni totali di copertura. Non capita spesso di parlare di un prodotto di un'azienda italiana (con sede a Napoli), che ovviamente non produce o progetta direttamente il tablet, ma lo importa e lo rivende come fanno tante altre aziende.

Particolarità di questo prodotto è la possibilità di scegliere tra i sistemi operativi Android 4.0 ICS o Ubuntu 12.04. "Ciò rende Nibbio un prodotto capace di rispondere alle esigenze di mercati verticali quali sanità, istruzione e pubblica amministrazione", ha affermato l'azienda in un comunicato stampa.
Il tablet pesa 560 grammi e ha uno schermo da 10,1" IPS Multi-touch capacitivo con angolo visuale di 178°. Il prodotto è disponibile in due varianti, quella 3G che oltre a questa opzione di connettività figura un display con risoluzione di 1280x800 pixel, e quella Full HD sprovvista di connettività 3G. La configurazione hardware è identica e prevede un SoC Samsung Exynos 4412 quad-core a 1.4 GHz affiancato da GPU Mali-400MP quad-core, 2 GB di memoria DDR3 e 32 GB di spazio di archiviazione. Si segnala la presenza di uno slot microSD.

Nibbio è dotato anche di Wi-Fi 802.11n e Bluetooth 4.0. La webcam anteriore è di tipo VGA, mentre quella posteriore è da 2 megapixel. Completano la dotazione una porta Mini-USB 2.0, un'uscita HDMI, A-GPS e giroscopio. La batteria è da 5400 mAh per entrambe le varianti. Nibbio si correda infine di una custodia "docking station" e di una tastiera, vendute separatamente.

lunedì 14 gennaio 2013

Samsung phablet con schermo flessibile Youm: spettacolo! - Tom's Hardware

Samsung ha chiuso in grande stile il CES 2013, con la presentazione dei prototipi di smartphone con schermi flessibili Youm, anticipati nei giorni scorsi. Il marchio, annunciato un anno fa, identifica i prodotti che sfruttano una pellicola con struttura a strati, invece del vetro. I prodotti inizialmente erano attesi per il 2012, ma il successo degli smartphone con display tradizionale, come il Galaxy S III, ha spinto Samsung a lasciare gli AMOLED flessibili in fase pilota. Il Wall Street Journal aveva anticipato nei mesi scorsi che questi componenti rivoluzionari sarebbero esorditi a metà 2013, e a quanto pare la previsione potrebbe avverarsi.

Uno dei prototipi con schermo Youm
Youm è ancora in fase di prototipo, ma il colosso sudcoreano ha fatto sapere che presto si potranno realizzare prodotti di varie dimensioni con schermi che possono fare curve, oppure arrotolarsi. Fra i prodotti in mostra c'era per esempio un phablet con schermo da 5 pollici e risoluzione a 720p che si estendeva anche sui lati del dispositivo. In questo modo è possibile leggere SMS e contenuti di altro tipo senza togliere il prodotto da un'eventuale custodia.
Non mancavano poi soluzioni più scenografiche, come un tablet arrotolato a mo' di pergamena, e uno smartphone con schermo riavvolgibile, che si può srotolare quando si devono leggere i contenuti che richiederebbero uno scorrimento laterale, trasformandolo in sostanza in un tablet.
Samsung Youm - PR
 
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Il produttore ha spiegato che, oltre agli indubbi vantaggi nella progettazione di dispositivi rivoluzionari, la nuova tecnologia consente una migliore resa cromatica, con neri più profondi e un maggiore contrasto. Da notare poi che per fabbricare terminali con questi display non sarà necessaria la retroilluminazione, quindi si potranno realizzare soluzioni più sottili e meno affamate di energia.
"Siamo così convinti del grande potenziale degli OLED flessibili che abbiamo creato un'intera linea di prodotto usando il marchio Youm", ha spiegato un ingegnere Samsung. Al momento non è stata fissata una data per il debutto dei prodotti commerciali.

mercoledì 9 gennaio 2013

Panasonic presenta il tablet Ultra HD 4k da 20 pollici - Tom's Hardware

Panasonic ha mostrato al CES 2013 il prototipo di un tablet da 20 pollici con Windows 8 e risoluzione 4k di 3840 x 2560 pixel. Il prodotto, che non ha ancora un nome, ha uno spessore ultrasottile di solo un centimetro, a fronte di una larghezza di 47,5 centimetri, per 33,3 centimetri di profondità. Il tutto per un peso di 2,4 chilogrammi.
Viste le dimensioni imponenti non si può certo parlare di un tablet maneggevole, ma negli ultimi tempi stanno arrivando in commercio diversi prodotti XXL con l'intento di attirare l'attenzione degli utenti consumer o di particolari categorie professionali. Ne è un esempio il Vaio Tap 20 che abbiamo già provato.

Il prototipo di Panasonic
Il prodotto di Panasonic però esce dal coro perché non si limita ad ampliare l'area di visualizzazione, ma offre addirittura una risoluzione 4k, o Ultra HD che dir si voglia. Lo schermo IPS retroilluminato a LED ha una densità di 230 pixel per pollice.
È scontato che questo prodotto non è pensato per essere usato come un normale computer per navigare fra le cartelle di Windows, quanto per attività multimediali come la riproduzione di film e contenuti in altissima risoluzione.
Panasonic tablet 20 pollici 4k - PR
 
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Oltre all'ambiente domestico, Panasonic ha pensato a categorie professionali come architetti e designer. A riguardo è interessante la possibilità di usare la penna ottica oltre al multitouch con le dita.
La configurazione del prototipo comprende un processore Ivy Bridge Core i5-3427U, chip grafico Nvidia GeForce non meglio specificato, 4 GB di memoria RAM e un'unità di archiviazione SSD da 128 GB. Il sistema operativo è Windows 8 Pro.
La batteria integrata ovviamente non è determinante, dato che sono previsti brevissimi spostamenti, in ogni caso secondo il produttore l'autonomia è di un paio d'ore. La dotazione comprende poi una fotocamera frontale HD, un connettore USB 2.0, Wi-Fi b/g/n e Bluetooth 4.0.
Al momento non ci sono indicazioni sulla data di esordio sul mercato e sul possibile prezzo: si tratta come detto di un curioso e interessante prototipo.