venerdì 29 marzo 2013

AOC q2963Pm, un monitor 29" in formato CinemaScope


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AOC ha reso disponibile il myMulti-Play, un monitor per PC da 29 pollici (73,7 cm) in formatoCinemaScope 21:9.
Il nuovo modello q2963Pm è pensato per i cinefili più incalliti e permette di godere in pieno della visione cinematografica senza le fastidiose bande nere dei tradizionali monitor widescreen.
Proposto in risoluzione UWDH da 2560 x 1080 pixel è l'ideale per i giochi e per le applicazioni multimediali, ma non disdegna nemmeno le tradizionali applicazioni di produttività.
Con oltre 2,7 milioni di pixel su uno schermo da 29 pollici, myMulti-Play offre un'esperienza di intrattenimento superiore consentendo, inoltre, il collegamento di più dispositivi contemporaneamente, ad esempio lettori Blu-ray, console o altri computer, e sfruttare completamente la risoluzione nativa.

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Il myMulti-Play rappresenta il perfetto connubio tra design e tecnologia: una cornice ultra-sottile racchiude un pannello IPS di ultima generazione che offre angoli di visualizzazione ampi e una fedeltà dei colori senza precedenti.
Completano le caratteristiche tecniche il contrasto di 1000:1 (contrasto dinamico 50.000.000:1), angoli di visualizzazione fino a 178° in orizzontale e verticale, luminosità da 250 cd/m2 e tempi di risposta di soli 5 ms che rendono il q2963Pm la soluzione definitiva per i videogiochi e la visione di film.

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Il connettore MHL permette di collegare smartphone e tablet Android direttamente al monitor e riprodurre direttamente i contenuti multimediali ricaricandone al contempo la batteria.

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AOC ha dotato inoltre il myMulti.Play di un connettore HDMI compatibile HDCP, porte DVI-DI e VGAe due porte Displayport.
Il q2693Pm può essere inoltre montato a parete grazie ai fori VESA da 100mm ed è dotato di altoparlanti integrati.
Quando è in funzione, il q2963Pm con retroilluminazione LED offre un consumo energetico di soli 26 Watt (0,5 Watt in Standby) ed è conforme agli standard energetici Energy Star 5.0.
Il myMulti-Play, come gli altri monitor della vasta gamma di AOC, include le funzionalità Eco Mode ed e-Saver che regolano la retroilluminazione LED in base alla luce ambientale.
Da segnalare anche gli i-Menu che permette di modificare comodamente le impostazioni del monitor con il mouse ed il software Screen+ che divide l'ampio desktop 29 pollici in pratici riquadri, accessibili tramite tasti di scelta rapida.
Garanzia e disponibilità
Il q2963Pm di AOC è coperto da una garanzia di 3 anni, comprensiva di il servizio di sostituzione a domicilio, ed è già in vendita ad un prezzo consigliato di 499 euro IVA inclusa.

Playstation 4 si mette a nudo: ecco i dettagli più intimi - Tom's Hardware


Sony ha tenuto una presentazione su PlayStation 4 alla Game Developers Conference, svelandoulteriori dettagli sulle caratteristiche hardware e software della nuova console. A illustrare i dettagli del dispositivo ci ha pensato Chris Norden, ingegnere dell'azienda giapponese.
Nuovi dettagli su PS4 alla Game Developers Conference
Il primo punto toccato da Norden sono i chip di PS4, inclusa la CPU x86 a 64 bit, in grado di garantire bassi consumi e temperature. Gli otto core sono in grado di gestire otto thread in hardware, e ognuno di essi usa un 32 KiB di cache L1 istruction e cache L1 dati. Ogni gruppo di 4 core condivide anche 2 MiB di cache L2.
Sony sta realizzando la sua CPU basandosi su quello che chiama un set d'istruzioni DirectX 11.1+, che include alcuni strumenti di debug non disponibili su PC. Il sistema darà agli sviluppatori un accesso più diretto alla pipeline degli shader rispetto a PS3.
"Questo è un tipo d'accesso che non si è abituati a vedere su PC e come risultato si possono fare molte belle cose e avere accesso a molta più potenza di sistema", spiega Norden, che continua la descrizione parlando di una API di basso livello in grado di far dialogare i coder direttamente con l'hardware. Un livello molto più basso rispetto a quanto avviene con DirectX e OpenGL ma non allo stesso livello dei driver.
Un'immagine del nuovo DualShock 4 di PS4 - Clicca per ingrandire
Norden ha inoltre ribadito che i due processori (CPU+GPU integrata) riusciranno a raggiungere una potenza grafica massima di 1.843 teraFLOPS a una velocità di clock di 800 MHz, lasciando abbastanza margine di manovra per compiti di elaborazione dati. La GPU potrà inoltre sfruttare codice arbitrario, permettendo agli sviluppatori di far partire migliaia di operazioni in parallelo con pieno accesso agli 8 GB di memoria unificata.
A proposito di memoria, Norden ci tiene a specificare che gli 8 GB di GDDR5 sono lo stesso tipo di memoria che si usa nelle schede video attuali. "Non si può comprare questa RAM con una cinquantina di bigliettoni, ed è per questo che le schede grafiche di fascia alta sono così costose", spiega l'ingegnere di Sony.
L'ampiezza di banda di 176 gigabyte al secondo fornita dalla GDDR5 è di sicuro più efficiente rispetto ai 40 gigabyte al secondo offerti dalle DDR3 standard usata nella maggior parte dei computer. Lo spazio unificato dovrebbe inoltre causare meno problemi agli sviluppatori, soprattutto in confronto all'architettura mista di PS3.
Norden ha inoltre spiegato che il lettore Blu-ray di PS4 sarà fino a 3 volte più veloce di quello di PS3 e che sarà presente un hard disk di grosse dimensioni in ogni sistema.
Dual Shock 4 e PlayStation 4 Eye - PR
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La presentazione ha toccato anche altri aspetti della nuova console di Sony, come l'interfaccia utente, il DualShock 4 e la PlayStation 4 Eye Camera. Quest'ultima in particolare rappresenta un grosso passo avanti rispetto al PlayStation Eye di PS3.
Ognuno dei due sensori riesce a catturare immagini a una risoluzione di 1280 x 800 pixel a 60 Hz e con una profondità colore di 12 bit per pixel. Volendo si può abbassare la risoluzione a 640 x 400 pixel, aumentando il tempo di risposta a 120 Hz. L'angolo di visuale di 85 gradi permette di avere meno problemi con l'orientamento e il microfono integrato a quattro vie consente alla nuova PS4 Eye Camera di capire da dove provengono i suoni.
Norden ha inoltre spiegato che questo dispositivo potrà cambiare valori come l'esposizione, il bilanciamento del bianco e la luminosità, modificandoli su uno solo o su entrambi i sensori. In questo modo, per esempio, gli sviluppatori potranno usare un sensore con una bassa esposizione per rilevare con precisione la posizione dei controller PlayStation Move, mentre l'altro sensore sarà usato per mostrare il giocatore sullo schermo. Non manca inoltre un accelerometro su tre assi per garantire un corretto orientamento del sensore e un sistema per sincronizzare le immagini dei giocatori con l'azione sullo schermo senza lag.
La PS4 Eye Camera - Clicca per ingrandire
Norden ha mostrato anche alcune demo tecniche interessanti. La prima evidenziava come il sensore sia in grado di creare un'interfaccia in stile realtà aumentata sullo schermo proiettata intorno all'immagine del giocatore, mentre la seconda sfruttava un sistema simile per creare una partita a pong con un'altra persona seduta di fianco, modificando la posizione del "campo di battaglia" in base all'orientamento del joypad.
L'ultima demo invece permetteva di capire ancora meglio l'interazione fra il joypad e il PS4 Eye, mostrando un esercito di minuscoli robot intrappolati dentro il DualShock 4 e in grado di rispondere in tempo reale ai movimenti del controller, alle pressioni dei tasti e così via.
Per quanto riguarda il DualShock 4 segnaliamo l'abbandono dei tasti frontali analogici a favore di quelli digitali, una decisione che permetterà di ridurre la latenza senza perdere funzioni essenziali per il gameplay. Il controller sfrutterà due motori per il force feedback, uno grande e uno piccolo, e potrà contare su un design dei grilletti posteriori migliorato, in modo da evitare pressioni casuali quando si appoggia il joypad su una superficie piana.
Il touchpad del controller permetterà di riconoscere due input contemporaneamente, a una risoluzione di 1920 x 900. La barra luminosa del joypad si potrà illuminare in quattro colori diversi (blu, rosso, rosa e verde) e servirà per distinguere i vari giocatori, oltre che a permettere il riconoscimento della posizione del joypad.
I controller si potranno ricaricare anche con la console spenta e permetteranno di agganciare un auricolare mono, incluso con ogni PS4. Il suono trasmesso da questi auricolari raggiungerà i 32 KHz per un massimo di 2 giocatori, quando si giocherà in 3 o più persone il sistema ridurrà la qualità a 16 KHz.
PS4: Interfaccia - PR
 
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Infine segnaliamo alcune caratteristiche dell'interfaccia. Il numero massimo di amici sul PlayStation Network sarà aumentato rispetto ai 100 di PS3 e si potrà sfruttare un sistema a doppia identificazione che userà sia i nomi reali sia il proprio soprannome di fianco alla foto del proprio avatar. Il nome vero e proprio sarà visibile soltanto agli amici che si aggiungeranno tramite Facebook o attraverso la ricerca, a meno che non si decida di mostrarlo al mondo intero.
Un'altra funzione di PS4 illustrata durante la presentazione riguarda la capacità di registrare video e condividerli online, e Norden ha spiegato che ci sarà un chip dedicato che permetterà di eseguire quest'operazione senza togliere potenza alla CPU alla GPU. Oltre a questa funzione consentirà di assistere in streaming alle partite su PS4 senza bisogno di supporto aggiuntivo da parte degli sviluppatori e di sfruttare il Remote Play su PS Vita, facendola diventare un secondo display con una risoluzione di 960 x 554 pixel.
Di carne al fuoco ce n'è molta, ora si attendono gli ultimi dettagli, come la forma della console, la data d'uscita precisa e il prezzo. Per queste informazioni molto probabilmente bisognerà aspettare l'E3 di giugno.

lunedì 25 marzo 2013

Nikon D7100: la reflex APS-C evoluta al Photoshow di Milano | Photoshow 2013 | Fotografi Digitali


L'arrivo sul mercato delle full frame da prezzo più contenuto (come Nikon D600 e Canon EOS6D) ha portato i diversi produttori a rimodellare le proprie gamme nelle serie APS-C di fascia media ed entry level. Canon ha spostato verso l'alto la sua top tra le entry level, la nuova Canon EOS 700D, paventando forse un aggiornamento di sostanza per la prossima EOS 70D. Nikon ha alzato il tiro della sua APS-C di fascia media Nikon D7100 prendendo in prestito diverse caratteristiche dalla prosumer D300/D300s, come l'autofocus a 51 punti di messa a fuoco e il corpo resistente alle intemperie. Il tutto con in dote un sensore CMOS in formato DX da ben 24 megapixel.
Abbiamo incontrato Nikon D7100 allo stand della casa giallonera al Photoshow di Milano, eccola dal vivo nelle mani di Luca Conforti di Nital, il distributore ufficiale dei prodotti Nikon per l'Italia.

IBM: il segreto dei chip efficienti è nelle correnti ioniche - Tom's Hardware


IBM ha annunciato un nuovo passo avanti nello studio dei materiali a livello molecolare che potrebbe aprire la strada a una nuova classe di memorie non volatili e chip in grado di consumare meno energia rispetto alle soluzioni attuali. Anziché adottare i tradizionali metodi usati per caricare i semiconduttori, gli scienziati di IBM hanno scoperto un nuovo modo di alimentare i chip basandosi su piccole correnti ioniche, cioè flussi di molecole cariche che possono mimare il modo in cui opera il cervello umano, cioè in base agli eventi.
I computer odierni usano semiconduttori basati sulla tecnologia CMOS. I materiali e le tecniche per sviluppare e realizzare chip CMOS stanno tuttavia raggiungendo limiti fisici e prestazionali, per cui presto ci sarà la necessità di realizzare dispositivi ad alte prestazioni e bassi consumi battendo altre strade. I ricercatori di IBM sono i primi a convertire gli ossidi metallici dallo stato isolante a quello conduttivo usando l'inserzione e la rimozione di ioni di ossigeno durante il processo di caratterizzazione dei materiali.
L'approccio di IBM di realizzare un elemento di elaborazione usando un liquido ionico per controllare se un ossido metallico conduce oppure isola.
L'esperimento di IBM ha mostrato che quando il materiale diventa un conduttore, il chip di memoria è in grado di mantenere uno stato metallico stabile persino in assenza di energia. Questa caratteristica non volatile significa che il chip può essere usato per archiviare e trasportare i dati in modo molto più efficiente, anziché richiedere che il silicio sia costantemente messo sotto l'influenza di una corrente elettrica.
"La nostra capacità di capire e controllare la materia a dimensioni molecolari ci ha permesso di arrivare ad avere nuovi materiali che un giorno potrebbero differenziarsi della tecnologie basate sul silicio", ha dichiarato il Dr. Stuart Parkin, IBM Fellow in IBM Research. "Stiamo scrivendo un nuovo capitolo nel futuro del computing con innovazioni - anche guardando al di là dei dispositivi tradizionali caricati elettricamente - per impedire che l'industria di sbatta contro un muro di mattoni tecnologico".
A sinistra, una goccia di liquido ionico sopra un elemento di elaborazione. A destra una vista ingrandita degli elementi della circuiteria che includono un'interfaccia elettrica a sinistra, drain a destra e quattro contatti diagnostici in alto e in basso.
Per arrivare a questa scoperta, i ricercatori di IBM hanno applicato un elettrolita ionico liquido caricato positivamente a un materiale ossido isolante e convertito con successo il materiale in un metallo conduttore. Il materiale mantiene il proprio stato metallico fino a quando un elettrolita ionico caricato negativamente lo riconverte nuovamente allo stato isolante originario.
La transizione tra metallo e isolante è cosa nota nel mondo dei ricercatori, tuttavia IBM ha scoperto che è la rimozione e l'iniezione di molecole di ossigeno all'interno di ossidi metallici a essere responsabile per i cambiamenti negli stati del materiale. La transizione da uno stato conduttivo a uno isolante è stata raggiunta in passato cambiando la temperatura o applicando una sollecitazione esterna, ma queste due soluzioni non si prestano facilmente alla produzione elettronica.
La scoperta di IBM non dovrebbe portare a chip in grado di rimpiazzare il silicio, ma una nuova classe di processori. "Non è un confronto diretto", ha affermato Parkin. I nuovi dispositivi basati su correnti ioniche potrebbero operare più lentamente degli omologhi al silicio, ma sarebbero capaci di eseguire calcoli con un'efficienza di gran lunga maggiore. "Il nostro obiettivo è quello di ispirarci al cervello umano", ha concluso Parkin.

venerdì 22 marzo 2013

Oracle Sparc T5 è la Cpu più veloce del mondo - IctBusiness.it


Oracle ha annunciato che la prossima settimana saranno disponibili i processori di nuova generazioneSPARC T5. L'esordio era atteso, tant'è vero che molti clienti avevano ritardato all'acquisto di sistemi basati su SPARC T4 per aspettare i T5, che dai dati ufficiali dovrebbero garantire prestazioni doppie.
Oracle inizierà la prossima settimana a consegnare i server con SPARC T5
"La prossima settimana avvieremo le consegne della nostra prossima generazione di server con ilmicroprocessore più veloce del mondo, lo SPARC T5. In contemporanea pubblicheremo i benchmark che certificano 17 record mondiali, tra cui TPC incentrato sui database" ha dichiarato Larry Ellison, presidente e amministratore delegato di Oracle, nel corso di una conference call con gli analisti.
Ellison ha citato inoltre il benchmark SPECjEnterprise, che dovrebbe dimostrare la superiorità dello SPARC T5 con Java middleware" rispetto a qualsiasi soluzione concorrente. Il salto di prestazioni è dovuto all'aumento dei core, che passano dagli otto presenti nello SPARC T4 ai sedici del T5. I nuovi chip (probabilmente realizzati con processo produttivo a 28 nanometri) inoltre avranno una velocità di 3.6 GHz ciascuno, contro i 3 GHz dei prodotti più obsoleti.
SPARC T5
I nuovi chip inoltre potranno probabilmente integrare acceleratori hardware proprietari per velocizzare l'esecuzione dei software Oracle. "I nuovi server con SPARC T5 hanno fino a otto processori, e sono più di due volte più veloce dei sistemi T4 che vanno a sostituire. Ancora più importante è il nostro nuovo server M5, che ha fino a 32 processori e gestisce il database Oracle con una velocità di oltre 10 volte superiore a quello dell'M9000, che aveva un prezzo simile" ha concluso Ellison, precisando che il server M5 sarà a disposizione già dalla prossima settimana.
La nuova generazione di server, oltre ad essere un fiore all'occhiello dell'azienda, dovrebbe anche essere una garanzia di ripresa dei ricavi, che nell'ultima trimestrale hanno sofferto. Nel periodo in questione le entrate generate dai sistemi hardware si sono attestate a 671 milioni di dollari, contro gli 869 milioni di dollari nel trimestre precedente.
Oracle ha venduto comunque il numero record di 800 sistemi di fascia alta, fra cui Exadata, Exalogic, Big Data Appliance e Oracle Database Appliance, ora la parte hardware dovrebbe contribuire maggiormente e consentire un guadagno complessivo in rialzo.

giovedì 21 marzo 2013

Le auto del futuro avranno parabrezza a realtà aumentata - Tom's Hardware

Le auto del futuro avranno parabrezza hi-tech che renderanno la guida davvero rilassante e confortevole, anche in città. A mettere in mostra le nuove tecnologie è stata Nvidia alla GPU Technology Conference 2013. All'evento erano esposti prototipi di Honda e Audi, una Lamborghini Aventador, la McLaren MP4-12C e la Tesla Model S.
Nelle dimostrazioni si sono visti per esempio i nomi delle strade che venivano proiettati direttamente sul parabrezza, in modo da non distrarre il conducente dalla strada quando è alla ricerca di un indirizzo. La stessa soluzione si può adottare, ha spiegato Victor Ng-Thow-Hing dell'Honda Research Institute di Mountain View, con i segnali stradali, che nelle città possono essere difficili da individuare.
Il cruscotto della Lamborghini Aventador
Hing ha inoltre mostrato due soluzioni di assistenza alla guida. Nella prima la vettura è inserita in una griglia che ripartisce lo spazio in nove quadrati ed evidenzia in rosso quelli occupati da altre automobili, in modo da dare sempre al conducente un'idea precisa dello spazioall'interno del quale si sta muovendo, senza incognite nei punti ciechi.

Nel secondo viene tracciato sul parabrezza il percorso da seguire quando si devono eseguire manovre come per esempio una svolta a un incrocio, con tutte le indicazioni per capire se sono in imminente arrivo delle vetture con cui potrebbe esserci una collisione.
Mario Tippelhofer di Audi ha invece lavorato sulla gestione dello stress a cui è sottoposto il conducente quando guida in città. L'ingegnere ha mostrato un sistema di navigazione denominato Smart Parking, che porta l'utente direttamente al parcheggio più vicino alla destinazione, per evitare un'infruttuosa ricerca di un posteggio.
La scheda Nvidia è sostituibile
Altra idea interessante è la Seamless Navigation, un'applicazione che consente di impostare una destinazione per il sistema di navigazione dell'auto direttamente dallo smartphone, che si occuperà automaticamente di guidare l'utente a piedi una volta parcheggiata la vettura. Audi ha inoltre allo studio altre tecnologie per la predizione del traffico, per il supporto alla guida nei cambi di corsia e per la rilevazione dell'indice di attenzione del guidatore.
È interessante che alla base di tutte queste soluzioni tecnologiche ci siano schede sostituibili, già installate su alcune vetture di Audi, Lamborghini e BMW, che consentono di tenere il sistema sempre aggiornato nonostante l'obsolescenza delle auto. Il potenziale tecnologico per avere automobili sempre più facili e comode da guidare c'è. Resta da chiedersi quanto bisognerà aspettare perché queste le soluzioni diventino abbastanza accessibili da per poter essere installate anche sulle utilitarie.

venerdì 15 marzo 2013

Philips DesignLine Smart TV, il televisore invisibile - Tom's Hardware


Philips (MMD) ha presentato il nuovo Smart TV DesignLine che, come si può intuire dal nome, si distingue soprattutto per un design non convenzionale, pensato per inserirsi al meglio in un arredamento moderno.
Visto di fronte e a schermo spento, il televisore sembra una lastra di vetro in diverse sfumature di nero. La sua superficie liscia traslucida passa infatti gradualmente dal nero opaco al trasparente, e diventa invisibile una volta che il TV viene acceso. Privo di un vero e proprio sostegno, e privo di una cornice visibile, da spento lo schermo sembra quasi una sorta di strano specchio appoggiato alla parete.
Una volta acceso, la caratteristica funzione Ambilight XL di Philips che proietta luce coerente con le immagini dello schermo sulla parete retrostante, contribuisce invece a generare l’illusione che il TV Philips DesinLine sia sospeso nel vuoto.
La serie TV DesignLine include per il momento due modelli, da 46 pollici (117cm) e 55 pollici (140cm). La piattaforma hardware è, naturalmente, quella delle Smart TV Philips di ultima generazione. Il pannello Full-HD 16:9 con supporto 3D attivo viene gestito da un processore dual-core con Perfect Pixel HD engine che offre la funzione di motion enhancement definita 1400Hz Perfect Motion Rate.
Troviamo su questo modello tutti gli accorgimenti e le tecnologie di miglioramento dell'immagine che ci si aspetta di trovare su un top di gamma, tra cui Micro Dimming e Local Contrast per ottimizzare il contrasto percepito, e un completo set di funzioni Smart, tra cui Wi-Fi integrato per condivisione e streaming da e verso dispositivi mobili e la nuova funzione Multiroom che permette di trasmettere contenuti dal TV principale a un TV secondario.
Quanto a ingressi e uscite, troviamo 4 HDMI, 3 USB, Ethernet, CI+ e EasyLink (HDMI-ECC). Il telecomando integra tastiera e cursore per facilitare l'utilizzo delle funzioni Smart. I due nuovi modelli saranno disponibili a partire dal secondo trimestre, a prezzi ancora non ufficializzati. 

Volkswagen e-up! elettrica la ricarichi da casa se vuoi - Tom's Hardware


La Volkswagen e-up! in versione elettrica debutterà al Salone di Francoforte (12-22 settembre 2013), ma i primi dettagli sono piuttosto invitanti. Si tratta di una city-car a quattro posti da 1.185 chilogrammi con un'autonomia di 150 km. Da rilevare che il nuovo sistema di ricarica veloce consente in soli 30 minuti di raggiungere l'80% di capacità.
Volkswagen e-up!
Il pianale ospita una pacco batteria agli ioni di litio da 18,7 kWh, mentre la presa di ricarica e stata posizionata dove normalmente si farebbe benzina. L'unità in optional Combined Charging System (CCS) consente poi la scelta tra la ricarica continua e quella alternata, quindi presso ogni tipo di distributore e anche da casa.
Il motore elettrico ha una potenza massima di 82 CV e un livello di erogazione medio di circa 55 CV. Lo spunto è brillante poiché si parla di una coppia da 210 Nm, che sullo 0 a 100 km/h consente di fermare il cronometro a 14 secondi. La trasmissione è automatica a rapporto unico. Quando però si va in autostrada bisogna accontentarsi: la velocità massima è di 135 km/h.
Volkswagen e-up!
 
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Sotto il profilo estetico nulla cambia rispetto alla gamma up!, se non per quelle luci diurne a LED ricurve inserite nel paraurti anteriore. In verità anche il frontale, le minigonne e il sottoscocca sono stati ottimizzati per migliorare l'aerodinamica, ma i designer sono intervenuti con mano di velluto senza stravolgere l'insieme.
Infine come non notare la finitura lucida dei cerchi in lega da 15 pollici, la scritta e-up! nel restro e il fondo azzurrato del logo Volkswagen. Completano la dotazione i sedili rivestiti in tessuto grigio chiaro con cuciture blu e dettagli in pelle.

martedì 12 marzo 2013

Ridley Scott va su YouTube con 12 corti di fantascienza - Tom's Hardware


Ridley Scott porterà su YouTube una serie di cortometraggi a tema fantascientifico. L'acclamato regista di successi come I Duellanti, Alien o Blade Runner, decide di passare a un nuovo modello per proporre il proprio lavoro, all'età di 75 anni.
Scott lavorerà in collaborazione con uno dei più importanti attori di YouTube, Machinima, per portare online 12 filmati, la cui eco si farà sentire anche su Facebook, Twitter e altre piattaforme. Vestirà i panni del produttore, professione che ricopre insieme a quella di regista dall'inizio della sua carriera.
I registi invece saranno presi dal gruppo in forza alla RSA (Ridley Scott Associates), la società di Ridley Scott, tra i quali troviamo nomi come quello di Kathryn Bigelow (Hurt Locker), Martin Scorsese (Taxi Driver, The Departed), Sam Mendes (American Beauty, Skyfall), Neill Blomkamp (District 9) e altri.
Si tratta evidentemente di un progetto ambizioso, tanto per l'importanza di Scott e dei registi implicati quanto per le dimensioni di Machinima, il cui network raggiunge centinaia di milioni di persone ogni mese. Un pubblico enorme, vastissimo, la cui attività produce ricchezza tramite il circuito pubblicitario di Google.
Tra l'altro è noto che Google sta pensando d'inserire in YouTube canali a pagamento, probabilmente con la formula dell'abbonamento mensile; Machinima è tra i possibili candidati, e questa notizia potrebbe essere letta come una conferma. Anche perché gli introiti pubblicitari, per quanto generosi, difficilmente possono sostenere produzioni che arrivano a costare milioni di dollari.
Hans Ruedi Giger
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Si tratta senz'altro di un esperimento da tenere d'occhio, perché il suo successo (o fallimento) ci dirà in che misura la Rete è pronta ad accogliere le grandi produzioni, e se il pubblico online può generare – in un modo o nell'altro – i profitti necessari ad alimentare questo giro d'affari.
E, infine, resta da vedere quale fantascienza può nascere dal regista che ci ha donato quel gioiello che è Alien nel 1979, seppure con il prezioso contributo di un genio come H.R. Giger; ma nel 2012 Ridley Scott ci ha riprovato con un risultato molto meno entusiasmante – per quanto Prometheus forse non sia proprio da buttare, non è certo un'opera imperdibile.