martedì 30 luglio 2013

SkyTran: trasporto cittadino con levitazione magnetica - Tom's Hardware

Sarà Tel Aviv la prima città al mondo con il sistema per il trasporto di massa SkyTrancon veicoli a levitazione magnetica. Progettato per ridurre la congestione del traffico urbano, SkyTran dovrebbe consentire la trasformazione delle città in ambienti più verdi, e al contempo offrire alla popolazione un sistema di trasporto cittadino meno costoso per l'amministrazione comunale, più veloce e più comodo.
SkyTran
Il sistema è stato co-sviluppato da ingegneri della NASA e dalla società privata Skytranpresso il centro di ricerca di Ames in California, dov'è attualmente in fase di costruzione un modello su larga scala. Alla base del progetto ci sono vetture a due posti che prestano servizio point-to-point, in cui imbarcarsi cioè per raggiungere direttamente la destinazione desiderata, senza le fermate intermedie che caratterizzano autobus, tram e metropolitane.
I veicoli (baccelli nella dicitura originaria) si possono prenotare via web o tramite un'app mobile appositamente progettata, e l'ottima notizia è che, stando al progetto, arriveranno a prendervi quasi istantaneamente. I binari di SkyTran tengono infatti i veicoli sospesi a circa 6 metri a terra, e il traffico congestionato non influenza in alcun modo il loro procedere.
 
L'alimentazione prende ispirazione dal modello dei tram, quindi avviene tramite corrente elettrica dall'alto. L'amministratore delegato di Skytran Jerry Sanders ha però spiegato che il sistema contempla eventualmente anche l'impiego di pannelli solari, in modo da rendere il sistema ecologico. 
Il collegamento fra i baccelli e il binario avviene tramite levitazione magnetica (maglev), attivata dalla presenza di un magnete in ciascuna navicella e di una bobina di induzione all'interno della ferrovia. Il maglev è una tecnologia già rodata, per esempio con alcuni treni in Germania e Giappone, ma non in questa modalità.
Skytran - PR
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Per l'amministrazione comunale una scelta di questo tipo non è solo innovativa, ma farisparmiare i soldi e il tempo da investire altrimenti nella costruzione e la manutenzione dei tunnel sotterranei o delle linee urbane di superficie che siano essere filobus o tram. Il progetto permette inoltre ampliamenti graduali delle linee.
Oltre tutto, il modello modulare che è stato presentato consente di predisporre le stazioni per la salita/discesa dai veicoli a una distanza di 400 metri l'una dall'altra. Per non interferire con il traffico le piattaforme di carico/scarico passeggeri possono essere predisposte in qualsiasi punto della città al di fuori della viabilità ordinaria. Basta che si possano installare una scala e una piattaforma.
Non è da escludere poi la possibilità di creare grandi stazioni di raccordo in punti specifici, come quella che si vede nella simulazione grafica che pubblichiamo in questa pagina.
 
L'unica controindicazione che ha confessato Jerry Sanders è che secondo le sue stime il costo di un viaggio con SkyTran sarebbe leggermente più costoso di quello di un autobus tradizionale, anche se inferiore a quello dello stesso tragitto in taxi. Può essere una scocciatura, ma non dover aspettare l'autobus che non arriva mai, magari sotto alla pioggia, e arrivare a destinazione velocemente potrebbe valere la spesa.
L'amministrazione di Tel Aviv ha già nominato consulenti per la supervisione del progetto e l'introduzione di questa rivoluzionaria tecnologia. Oltre a Tel Aviv risultano altre città interessate in Israele, India, Indonesia, Malesia, e negli Stati Uniti. Scommettiamo che noi arriveremo per ultimi?

BMW i3, la compatta elettrica che aspettavamo - Tom's Hardware

a nuova BMW i3 è stata presentata in un mega evento contemporaneo che ha coinvolto New York, Londra e Pechino. Si tratta di una compatta che punta a rivoluzionare il segmento grazie una motorizzazione elettrica da 134 CV, abbinabile in optional (Range Extender) a un bicilindrico a benzina da 34 CV che ne migliora l'autonomia. In configurazione normale si parla infatti di 130 - 160 km di raggio d'azione, e con il termico la possibilità di raggiungere i 300 km. L'approvvigionamento di energia elettrica sarà assicurato da una normale presa di corrente di casa oppure da una stazione pubblica di carica.
La coppia è di 250 Nm. Le prestazioni non sono niente male: 0 a 100 km/h in 7,2 secondi; 80 a 120 km/h in 4,9 secondi; velocità massima è di 150 km/h. Con l'extender i tempi sono leggermente superiori a causa dell'aumento del peso di circa 120 kg.
BMW i3
Da rilevare l'adozione del One-Pedal-Feeling. Nel momento in cui il guidatore rilascia il pedale dell’acceleratore viene attivata immediatamente la modalità di recupero di energia. "L’elettromotore passa dalla funzione di alimentazione a quella di generatore, invia la corrente alla batteria agli ioni di litio, producendo contemporaneamente un effetto frenante controllabile dal guidatore con la massima precisione", spiegano i tecnici bMW. La potenza di recupero ovviamente dipende dalla velocità.
BMW i3 misura 3.999 millimetri in lunghezza, 1.775 in larghezza e 1.578 in altezza. Il peso è di 1.195 kg grazie all'adozione di particolari in materiale sintetico rinforzato in fibra di carbonio (Carbon Fiber Reinforced Plastic).
"L'elettromotore ottiene la propria energia dalle celle di una batteria agli ioni di litio, integrata nel sottoscocca. Il baricentro notevolmente abbassato, dovuto alla configurazione (bassa e centrale) dell’unità delle batterie, e la ripartizione equilibrata delle masse tra gli assi contribuiscono ulteriormente all’agilità e maneggevolezza della vettura", sottolinea la nota ufficiale.
BMW i3 - PR
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La BMW i3 è equipaggiata con sedili in materiale leggero dotati di schienali particolarmente sottili. Il selettore di marcia e il comando start/stop sono riuniti in un elemento di comando comune, montato sul piantone dello sterzo. Sia la strumentazione combinata che il Control Display da 6,5 oppure 8,8 pollici del sistema di comando iDrive sono realizzati come display a isola. L’equipaggiamento di serie della BMW i3 include il sistema di comando iDrive e la radio Professional, un dispositivo di viva voce per il telefono, un impianto di climatizzazione, il Park Distance Control con sensori integrati nella coda, il riscaldamento a fermo e un bagagliaio dal volume variabile.
"Il collegamento in rete attraverso una carta SIM integrata e l’ampia integrazione dello smartphone attraverso USB e Bluetooth, inclusa la BMW i Remote App, sono anche parte dell’equipaggiamento di serie", aggiunge la nota. "Alcuni esempi di optional disponibili: il sistema di navigazione, luci adattive a LED, il tetto in vetro ad azionamento elettrico, il climatizzatore automatico, il riscaldamento per i sedili, Comfort Access e numerose soluzioni di BMW ConnectedDrive".
Una comparativa
I cerchi in lega fucinati a peso ottimizzato di serie da 19 pollici della BMW i3 sono resistenti alla torsione. I pneumatici di misura 155/70 R 19 possiedono una resistenza al rotolamento ridotta.
Infine non si può dimenticare il livello di tutela ambientale dei nuovi standard produttivi della BMW i3. Nello stabilimento di Lipsia il consumo di energia è del 50 percento inferiore e il consumo d’acqua del 70 percento inferiore. La corrente elettrica per la produzione di automobili è di origine esclusivamente eolica, dunque proviene al cento percento da materie prime rinnovabili. Anche nella produzione delle fibre di carbonio a Moses Lake l’energia necessaria per la produzione viene ottenuta esclusivamente dalla forza idrica locale, dunque da energia rinnovabile ed è al 100 percento esente da CO2.
"BMW i raggiunge così un obiettivo definito già nella fase iniziale del progetto: rispetto la World Green Car of the Year 2008, la BMW 118d, la BMW i3 ha un potenziale di gas serra ridotto di un terzo. Se il cliente utilizza la BMW i3 con delle energie rinnovabili, il potenziale di gas serra cala addirittura al 50 percento", conclude BMW.
 Il prezzo in Italia sarà di 36.200 euro, optional esclusi.

lunedì 29 luglio 2013

Mediacom PhonePad Duo: dual SIM da 6,5 pollici a 400 euro - Tom's Hardware

Mediacom ha presentato ufficialmente PhonePad Duo S550 e PhonePad Duo S650, due nuovi smartphone Android con prezzi rispettivamente di 269 e 399 euro. In entrambi i casi si tratta di modelli dual SIM, disponibili dal settembre prossimo.
Il PhonePad Duo S550 è equipaggiato con un processore quad-core da 1.2 GHz con grafica PowerVR SGX544 MP, affiancato da 1 GB di memoria RAM e 4 GB di memoria Flash interna. Lo schermo è un modello IPS multitouch da 5,5 pollici a 1280 x 720 pixel.
Mediacom PhonePad Duo S550
La dotazione comprende inoltre GPS/AGPS, connettività 3G, batteria ai polimeri di litio da 2200 mAh, un connettore microUSB, una fotocamera frontale da 2 megapixel e una posteriore da 13 megapixel. Il tutto in uno spessore di 9,4 millimetri. Il sistema operativo Android 4.2.1 Jelly Bean.
Mediacom PhonePad Duo S550 - PR
 
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Il modello PhonePad Duo S650 Grand si distingue per lo schermo IPS da 6,5 pollici a 1920 x 1080 pixel, 16 GB di memoria Flash interna, la connessione Bluetooth e la batteria, sempre ai polimeri di litio, da 3150 mAh. Le dimensioni in questo caso sono di 172.9x93x9.5 mm, per un peso di 250 grammi.
Mediacom PhonePad Duo S650 - PR
 
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Questi due modelli arricchiscono la gamma PhonePad di Mediacom, che comprende i modelliPhonePadDuo G530 e PhonePadDuo S500, entrambi dual SIM e in vendita da luglio rispettivamente a 229 e 249 euro. Chi cerca una soluzione economica per usare due schede SIM contemporaneamente quindi ha ora un'ampia scelta, e con i modelli "oversize" non mancano anche fotocamere più lussuose.

venerdì 26 luglio 2013

Smartphone con tre SIM, la scommessa di LG e MediaTek - Tom's Hardware


LG e MediaTek hanno sviluppato il primo smartphone Android capace di gestire tre SIM contemporaneamente. È una versione particolare per il mercato brasiliano dell'LG Optimus L4 II. L'obiettivo delle due aziende, che hanno comunicato la partnership con un comunicato stampa, è quello di aggredire i mercati emergenti con prodotti non troppo costosi ma allo stesso tempo versatili.
Sembra quindi che in alcune aree del pianeta gli smartphone dual SIM non bastino. E magari anche a qualche italiano iniziano a stare stretti. Pensiamo a una caso limite ovviamente, cioè a chi è all'inseguimento costante delle offerte migliori.

In Italia abbiamo quattro operatori di telefonia principali, a cui si affianca una schiera di operatori virtuali (MVNO), e per seguirli tutti non basterebbero nemmeno tre o quattro SIM, a meno che non si scelgano cellulari di orribile fattezza creati in Cina e capaci di ospitare quattro SIM.
LG e MediaTek affermano che sarà possibile usare i tre numeri simultaneamente, facendo chiamate con una SIM, inviare SMS con l'altra e via dicendo, senza particolari impostazioni o difficoltà. Purtroppo non è chiaro se e quando vedremo un prodotto con una qualità simile nel Vecchio Continente. Difficile infatti che questa versione dell'Optimus L4 II possa arrivare da noi, dato che il terminale è disponibile da giugno nel nostro paese in versione a singola SIM.
Il sogno, secondo noi, sarebbe di avere un chip-SIM riprogrammabile all'interno dei telefoni, che possa svolgere il ruolo di più SIM. Se ne parla da anni, ma gli operatori non sembrano inclini a puntarci, perché temono di perdere il controllo sul mercato della telefonia, in cui poi potrebbero entrare grandi aziende come Apple e Google, per fare degli esempi. Tra voi c'è qualcuno che avrebbe bisogno di uno smartphone con tre SIM? E se sì, perché?

giovedì 25 luglio 2013

Stampa 3D: ecco il primo fucile calibro .22 - Tom's Hardware

Il primo fucile stampato in 3D è stato testato nei giorni scorsi. Si tratta di un calibro .22 realizzato in Canada ribattezzato "Grizzly", che per il momento non sembra funzionare a dovere. È stato fabbricato con la stampante Dimension 1200es di Stratasys – del tutto simile a quella usata per realizzare la discussa Liberator.
Nonostante il fallimento il Grizzly ha attirato l'attenzione di Defense Distributed, la società che ha creato la Liberator, tanto da indurla riproporre il video sul proprio blog. Al momento non sappiamo se i creatori porteranno avanti il progetto, ma già così dimostra quanto le attuali tecnologie potranno determinare il nostro futuro.

E infatti sono molti a preoccuparsi del fatto che con poche migliaia di euro chiunque si possa produrre in casa armi da fuoco. Una paura diffusa un po' ovunque, dal governo Obama agli angoli di strada, e alimentata da progetti sempre più economici.
La situazione è senz'altro complessa, e se un po' di ansia è comprensibile è doveroso sforzarsi per dissipare i possibili dubbi. Lo sta facendo la polizia tedesca, che si è dotata di una stampante 3D per verificare direttamente se davvero un comune cittadino può ottenere così facilmente armi da fuoco fatte in casa, in grado di superare i metal detector.
Al momento le autorità di tutto il mondo comunque non sembrano particolarmente preoccupate, o se lo sono non lo danno a vedere. D'altra parte la stessa Liberator, il prodotto migliore di cui siamo a conoscenza, non è ancora abbastanza sicura per chi la usa: ci sono infatti troppi rischi che esploda, perché qualcuno pensi di stamparsene un paio e andarsene in giro come nei vecchi film di John Whoo.
A tal proposito abbiamo sentito Matteo Abbiati di Sharebot, azienda italiana che produce stampanti 3D (Sharebot: ecco com'è fatta la stampa 3D made in Italy). "Quanti comprerebbero una stampante da un migliaio di euro per stamparsi una pistola che se ti va bene spara un colpo e poi si scioglie? Se devo compiere qualche gesto criminale mi costa meno un taglierino o addirittura una pistola vera e propria, anche in Italia ci vogliono solo un paio di visite per avere il porto d'armi", ci ha detto, ridimensionando gli effettivi pericoli di queste armi.
"La suggestione è forte ma è solo uno dei mille modi per potersi procurare delle armi" continua Abbiati, aggiungendo che "Stampare un'arma presenta molte difficoltà a livello di gestione del file. Sono pezzi complicati che necessitano anche di determinate conoscenze tecniche di stampa, conoscenze più sofisticate rispetto a costruirsi una pistola più rudimentale con tornio e fresa (con cui tra l'altro potresti costruirle in maniera più economica e con materiali più adatti). Inoltre negli esempi che ho visto, servono comunque parti metalliche per renderla effettivamente in grado di sparare almeno un colpo (che deve essere un proiettile vero)".
Il fatto è che la Liberator e il Grizzly non sono che l'avanguardia. Lo sviluppo di questi progetti andrà avanti - tra polemiche e discussioni - e traccerà la forma del nostro immediato futuro, insieme ad automobili intelligentissime ma vulnerabili agli attacchi informatici, droni a occupare cielo e terra, e uomini che inevitabilmente si trasformeranno in cyborg. Lo scenario che si prospetta può esaltare o spaventare, a voi che effetto fa?

Nexus 7 2013 con display Full HD, quad-core e Android 4.3 - Tom's Hardware

Google ha presentato la seconda edizione del Nexus 7. Realizzato dalla taiwanese Asus, questo tablet ha uno schermo IPS da 7 pollici e 1920 x 1200 pixel (323 PPI, +30% di gamma colore, Gorilla Glass), una CPU quad-core Snapdragon S4 Pro a 1.5 GHz con GPU Adreno 320, 16/32 GB di spazio per l'archiviazione dati (no microSD) e 2 GB di RAM. A bordo la nuova versione di Android, la 4.3, a cui dedicheremo una notizia a parte.

Sul fronte fotografico abbiamo una fotocamera posteriore - assente sulla prima versione - da 5 megapixel. Questa soluzione è dotata di autofocus ed è capace di registrare filmati a 1080p. Frontalmente abbiamo un sensore da 1,2 megapixel con focus fisso. Non mancano due speaker stereo capaci di offrire audio surround, un jack da 3,5 mm, microfono e tasti per accensione e gestione del volume.
Il comparto dei sensori è abbastanza nutrito, ma non ci sono colpi di testa. Ecco quindi il GPS, il giroscopio, l'accelerometro, la bussola digitale e il sensore di luce ambientale. Il comparto hardware è quindi di altissimo livello, e per quanto concerne la connettività non mancano il supporto LTE (frequenze 800, 850, 1700, 1800, 1900, 2100 e 2600 MHz), il Wi-Fi dual-band 802.11n, il Bluetooth 4.0 e l'NFC.

Google e Asus hanno inserito anche una Slimport, che permette di collegare il tablet tramite microUSB per riprodurre contenuti HD su dispositivi esterni. Un modulo di ricarica Wireless Qi consente di sbarazzarsi dei cavi. La batteria da 3950 mAh offre un'autonomia di 9 ore in riproduzione video, 10 ore durante la navigazione web e arriva a 300 ore in standby (12 giorni circa).
Esternamente il prodotto è quello di sempre, anche se con alcuni accorgimenti che riguardano la riduzione di spessore e peso. Le specifiche dichiarate da Google indicano che lo spessore è passato dai 10,45 mm del primo Nexus 7 a 7,6 mm. La cornice laterale ora è di 2,75 mm e il peso è stato abbassato di 50 grammi. Presente inoltre un LED frontale per visualizzare notifiche.

Il nuovo Nexus 7 è disponibile a 230 dollari per il modello da 16 GB, mentre per la versione da 32 GB il costo sale a 270 dollari. Questi prezzi riguardano la soluzione versione Wi-Fi, mentre il modello LTE è disponibile solo nella versione da 32 GB a un prezzo di 350 dollari.
Purtroppo il prodotto arriverà sul Play Store e alcuni negozi fisici di altri paesi (UK, Germania, Corea del Sud, Giappone, Spagna, Canada, Francia e Australia) già nelle prossime settimane, mentre noi italiani dovremo attendere settembre.

martedì 23 luglio 2013

Nokia Lumia 625 con schermo da 4,7 pollici a 299 euro - Tom's Hardware

Nokia ha presentato il Lumia 625, uno smartphone Windows Phone 8 Amber conconnettività LTE, Wi-Fi, Bluetooth 4.0 e schermo LCD da 4,7 pollici con risoluzione di 800 x 480 pixel (201 PPI). Si tratta del WP8 di Nokia con lo schermo più grande in circolazione.
Disponibile in Italia dalla seconda metà di agosto a un prezzo di 299 euro tasse e sovvenzioni incluse, questo terminale si rivolge a un pubblico giovane grazie a cinque scocche intercambiabili dai colori vivaci.  Il terminale è disponibile nelle colorazioni arancio, giallo, verde brillante, bianco e nero.
Il chip interno a questo terminale è un dual-core 1.2 GHz, accompagnato da 512 MB di RAM, 8 GB di spazio per l'archiviazione dati e la possibilità di espanderlo ulteriormente tramite scheda SD fino a 64 GB. Non manca una fotocamera posteriore da 5 megapixel con autofocus e Flash LED, capace di catturare filmati a 1080p e 30 fps. La fotocamera anteriore è di tipo VGA.
Nokia Lumia 625 - PR
 
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La batteria è da 2000 mAh. Le dimensioni del terminale sono 133,25 x 72,25 x 9,15 mm, per un peso di 159 grammi. Nokia ha inoltre collaborato con Coloud alla creazione delle cuffie BOOM dotate di microfono integrato e tasti per chiamate vocali e controllo della musica. Per chi si stesse chiedendo che cosa offre l'aggiornamento Amber, ricordiamo che sarà disponibile per tutti i Lumia Windows Phone 8.
I vari dispositivi presentati da Nokia in questi mesi saranno aggiornati per attivare la radio FM, che in alcuni di questi prodotti è una caratteristica presente, ma non attivata. Questo vale per tutti gli smartphone salvo il Lumia 620, sprovvisto di radio FM. Altri miglioramenti, che riguarderanno anche il modello 620, coinvolgeranno la fotocamera (con l'app Smart Camera), il doppio tap per il "risveglio del dispositivo" (Glance) - non disponibile sul Lumia 520 - e altre modifiche marginali.