domenica 28 aprile 2013

Google Glass come gli smartphone: ecco sorgenti e rooting - Tom's Hardware


Nei Google Glass c'è la potenza di un vecchio smartphone. In seguito alle prime specifiche tecniche pubblicate dalla casa di Mountain View, lo sviluppatore Jay Lee è riuscito a dare un nome al system on chip che gestisce gli occhiali: si tratta di un dual-core Texas Instruments OMAP 4430 (Cortex-A9), dotato di una GPU PowerVR SGX 540 e a cui è stato affiancato un quantitativo imprecisato di RAM.
Lo sviluppatore ipotizza che vi sia 1 GB di memoria all'interno degli occhiali, dato che Google ne avrebbe messi a disposizione delle applicazioni 682 MB. Per chi non lo sapesse, il TI OMAP 4430 si ritrova in prodotti ormai datati come il PlayBook di BlackBerry, l'LG Optimus 3D e anche il Motorola Xoom 2. Rimarrà certamente tra i chip più famosi in ambito mobile di Texas Instruments, che qualche tempo fa ha deciso di uscire dal mercato di smartphone e tablet per concentrarsi su altri settori.
Siccome la potenza è nulla senza il controllo, gli occhiali girano su Android 4.0.4, mentre il resto delle caratteristiche è noto: abbiamo uno schermo con risoluzione di 640x360 pixel che, secondo Google, è "equivalente a un 25 pollici ad alta definizione a 2,4 metri". La videocamera da 5 megapixel può registrare a 720p, mentre l'audio sfrutta la conduzione ossea.
Presenti 16 GB di memoria, dei quali 12 disponibili, nonché la connettività Wi-Fi 802.11g e Bluetooth 4.0 Low Power - per il collegamento con lo smartphone. Per usare i Google Glass è necessario un dispositivo Android 4.0.3 con installata l'applicazione My Glass. Della batteria, invece, Google ci dice solo che assicura fino a una giornata di "uso tipico", qualsiasi cosa significhi. La casa di Mountain View ha tuttavia pubblicato il codice sorgente degli occhiali sotto licenza GPL a questo indirizzo e c'è già chi come Jay Freeman, noto come "Saurik" che ha creato Cydia, ha già eseguito il rooting del prodotto. Ci sono volute solo due ore.
È probabile quindi che intorno ai Glass, per ora nelle mani solo degli sviluppatori, si creerà in men che non si dica un'importante comunità di appassionati in grado di andare ben oltre le linee guida dettate da Google, facendo ad esempio funzionare applicazioni senza l'ausilio degli smartphone.
D'altronde l'hardware offre la potenza necessaria, e non manca nulla. Tutto questo in attesa di un debutto sul mercato fissato per la prima metà del 2014, salvo ritardi. State già fremendo? Fate bene, a quanto pare. Robert Scoble, noto blogger statunitense che sta provando i Glass, non ha dubbi: "non potrò più vivere un giorno della mia vita senza i Glass (o una soluzione concorrente)". Che hype!

mercoledì 24 aprile 2013

Huawei Ascend G510 con schermo da 4,5 pollici a 199 euro - Tom's Hardware


Huawei Ascend G510 arriva sul mercato italiano a prezzo 199 euro. Si tratta di uno smartphone – 134 x 67 x 9,9 mm, 150 grammi - con schermo da 4,5 pollici TFT-LCD da 854x480 pixel (218 ppi) e sistema operativo Android 4.1 Jelly Bean.
Al suo interno troviamo il system on chip dual-core Qualcomm MSM8225, operante a una frequenza di 1.2 GHz, affiancato da 512 MB di RAM. L'azienda non ha specificato la quantità di spazio interno per l'archiviazione dei dati, ma in base a quanto noto dovrebbe offrire 4 GB, espandibili mediante microSD fino a 32 GB.
La fotocamera posteriore è da 5 megapixel con flash LED, mentre quella frontale è da 0.3 megapixel e permette di utilizzare il sistema di riconoscimento facciale per lo sblocco del dispositivo. Sul fronte della connettività non mancano Wi-Fi 802.11 b/g/n e Bluetooth 2.1, ma c'è anche l'NFC. Presente il sistema audio DTS. La batteria è da 1750 mAh.   

Casco di Predator per la moto: ha anche i laser rossi - Tom's Hardware


Il casco di Predator, lo sventurato alieno che ha la sfortuna di imbattersi in Schwarzy, è finalmente disponibile per andare in moto. L'ha realizzato la russa NLO Moto sulla base di una serie di caschi IXS. Il design in verità corrisponde all'elmetto indossato dall'alieno del film "Predator 2", il secondo capitolo della saga con protagonista, non più Schwarzenegger, ma Danny Glover.  
A parte questi piccoli dettagli siamo di fronte a un'opera quasi artigianale. Infatti la versione base costa 780 dollari (597 euro al cambio) e offre solo le tre luci a LED rosse che ricordano il mirino dell'arma da spalla di Predator. NLO ha integrato il puntatore a lato della visiera (rimovibile), nascondendo circuiti e batteria (2xAAA) nel pannello laterale.
Predator
Ovviamente la russa NLO non ha pensato neanche un minuto agli eventuali rischi per gli altri automobilisti o motociclisti. Prova ne sia che se ne può montare una versione ancora più evoluta con laser spendendo 119 dollari in più. Per accecare meglio, forse.
Al primo sguardo il casco è bruttino, ma questo per alcuni potrebbe essere un pregio. Il modello base pesa 1,8 kg, quindi moltissimo se si considera che è un integrale. Da rilevare però che si può scegliere fra le versioni in policarbonato, fibra di vetro o fibra di carbonio ottenendo risultati diversi.
Per altro si può chiedere anche una personalizzazione del design per mostrare il volto dell'alieno invece che il suo elmetto. Il dettaglio però costa altri 95 dollari. Insomma, il costo finale può raggiungere quasi 2mila dollari se si opta per tutti i disegni e gli accessori.
Ora, è evidente che si tratta di un "giocattolo per pochi". Non è certificato per l'uso su strada anche se deriva da un casco omologato. I produttori nicchiano, ma basta dare un'occhiata alla visiera per comprendere che lo spazio riservato alla visione esterna è minimo.

BenQ XL2720T da 27 pollici arriva in Italia a 500 euro - Tom's Hardware


Arriva in Italia il nuovo monitor game BenQ RL2455HMpresentato in anteprima a CES 2013. Pensato espressamente per i giocatori, con particolare attenzione agli utenti console, il  BenQ RL2455HM ha fatto scalpore soprattutto per il tempo di risposta GtG da record: solo 1 millisecondo.
Formato 24 pollici 16:9, retroilluminazione LED, risoluzione Full-HD e refresh rate di 60 Hz tarato sull’output delle console, questo modello interpreta alla perfezione il ruolo di schermo da gioco. È dotato di 2 altoparlanti stereo da 2 Watt ciascuno e offre due ingressi HDMI.

BenQ XL2720T
Per garantire ai giocatori un vantaggio competitivo sui propri avversari, il monitor include funzionalità specifiche quali Black eQualizer e Smart Scaling. Black eQualizer è una sorta di funzione HDR (ottimizzazione del contrasto) che consente di visualizzare meglio tutti i dettagli del mondo di gioco anche in presenza di angoli bui, dove di potrebbe annidare un nemico. La funzione Smart Scaling consente invece di adattare velocemente lo schermo a diversi formati, a partire dal 17 pollici - formato 4:3.
Così Gennaro Frasca, Country Manager BenQ Italia: "Grazie al monitor game BenQ RL2455HM, ora anche i giocatori a casa possono accedere a un livello di precisione e di controllo fino ad ora non raggiunta dai display di questa fascia, sperimentando su console la stessa esperienza e le stesse emozioni dei giocatori professionisti."
Purtroppo, nonostante l'annuncio della distribuzione italiana, non sono ancora state diffuse informazioni su distribuzione e prezzo (è comunque noto il prezzo in dollari: 229). In compenso, è stato annunciato il prezzo di un'altro modello - ancora più recente - con tempo di risposta di 1 ms, analoghe funzioni e refresh 120 Hz; si tratta del BenQ XL2720T, di cui abbiamo parlato in questa news, che è disponibile presso i rivenditori della catena Wellcome e i rivenditori online monclick.it, eprice.it, redcoon.it, epto.it, amazon.it, bow.it al prezzo è di 499 euro

Tablet da 27 pollici sottobraccio: il futuro secondo Intel - Tom's Hardware


Per compensare al calo delle vendite dei PC Intel sta pensando di dotare tutti gli all-in-one di una batteria e di un sistema di sgancio dalla base che consenta di farli diventare tablet XXL. Asus e Sony stanno già sperimentando questa strada, rispettivamente con il Transformer AIO da 18,7 pollici e con il Vaio TAP 20 da 20 pollici.
Asus Transformer AIO
Intel li definisce "adaptive all-in-one PC", suggerisce che abbiano schermi di dimensioni comprese fra 18 e 27 pollici e che dispongano di uno schermo touchscreen multitouch "per consentire a più utenti di interagire con lo schermo". L'azienda inoltre raccomanda che l'intelaiatura possa piegarsi in modo da avere il display in posizione parallela al tavolo senza sganciarlo.
Ad avere questa funzione sono già il Tap 20 e l'IdeaCentre Horizon di Lenovo, da 27 pollici. Asus non ha previsto questa flessibilità ma ha affiancato al sistema operativo Windows 8 anche Android, che subentra quando si usa il prodotto in modalità tablet.
Sony Vaio Tap 20
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Fra le altre specifiche c'è poi l'obbligo di predisporre configurazioni di fascia alta. La prima nota stonata che salta all'occhio è che non ci sono apparentemente vincoli per quanto riguarda la durata della batteriaTechReport scrive solo che i produttori dovranno bilanciare potenza di elaborazione e capacità della batteria in modo da garantire al pubblico un'autonomia soddisfacente.
È difficile però definire quale sia un tempo soddisfacente. Anche perché prima bisognerebbe capire qual è il modello d'uso di questi super tablet. A rigor di logica difficilmente verranno portati fuori casa, quindi ci si potrebbe ritenere soddisfatti di poterli spostare da una stanza all'altra senza doverli spegnere. Oppure si potrebbe pretendere di usarli per guardarsi un film intero sul divano. Obbiettivamente però tenersi un 27 pollici sulle gambe non è il massimo del comfort.
Asus Transformer AiO - PR
 
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Viene da chiedersi quanto quest'idea sia una risposta a una reale necessità di un pubblico comunque di nicchia, e quanto invece non sia un tentativo disperato di ridare un po' di smalto ai desktop in forte crisi. La strada del convertibile a tablet a pensarci bene è già stata provata con i notebook, ma fra un 11 e un 27 pollici ci sono 8 chili di differenza. Certo è che farebbe sicuramente scena passare in piazza con un 27 pollici sottobraccio.

Il calcio asiatico sbarca in PES 2014: vogliamo Holly e Benji! - Tom's Hardware


Konami ha firmato un accordo per includere l'Asian Football Confederation Champions League nei prossimi giochi della saga di Pro Evolution Soccer. Questo vuol dire che molto probabilmente già nel prossimo PES 2014 gli utenti potranno scegliere di giocare con una delle 32 squadre di club che partecipano a questa competizione.
La Champions League asiatica in arrivo nei prossimi Pro Evolution Soccer
Shinji Hirano, presidente di Konami Digital Entertaiment GmbH, ha commentato l'affare dicendo che "l'acquisizione di una licenza di alto prestigio come quella della AFC Champions League èparte integrante dei piani ambiziosi verso la serie di Pro Evolution Soccer".
"Non vediamo l'ora di stabilire una partnership lunga e di successo con l'Asian Football Confederation, che ci permetterà di dare vita a tutta la passione e l'atmosfera della AFC Champions League".
"Konami è considerata universalmente l'azienda leader nel campo dei videogiochi calcistici e l'esperienza del team e l'entusiasmo parlano per loro. Siamo entusiasti di vedere la AFC Champions Lague nei prossimi capitoli di Pro Evolution Soccer e siamo sicuri che questa collaborazione sarà lunga e proficua per entrambe le parti", ha dichiarato Dr. Hafez Al Medlej, responsabile marketing dell'Asian Football Confederation.
La nuova licenza di Konami si aggiunge a quella ufficiale, e più blasonata, della UEFA Champions League, che ogni anno permette di vedere incontri fra quelle che sono considerate le squadre più forti del mondo.
Contro una squadra così anche il Barcellona di Messi potrebbe fare ben poco...
Tuttavia non siamo sicuri di quest'ultima informazione, soprattutto in virtù dei numerosi fenomeni calcistici provenienti dai cartoni animati del Sol Levante. In un ipotetico scontro fra Holly, Benji, Mark Lenders, Julian Ross e i vari Messi e Cristiano Ronaldo non avremmo dubbi su chi sarebbe il vincitore. 

La pizza a domicilio si ordina su Xbox Live, ci pensa il Kinect - Tom's Hardware


Pizza Hut ha creato un'applicazione per Xbox Live che permette agli utenti di ordinare una pizza, o altre pietanze, tramite Xbox 360. Basta registrarsi sul sito della celebre catena di ristorazione statunitense e collegare l'account con quello di Xbox Live per cominciare subito a effettuare le prime ordinazioni.
Si ordina su Xbox Live e Pizza Hut porta la cena a casa: il sogno dei giocatori più pigri diventa realtà
L'applicazione permette di scegliere il punto vendita più vicino e di modificare gli ordini usando il joypad, o i comandi vocali e i movimenti del corpo con Kinect. Sbracciarsi per creare una pizza assumerà tutto un altro significato, visto che gli amanti di combinazioni particolari possono perfino cimentarsi nella creazione del piatto perfetto, che per noi italiani avrebbe ovviamente un altro sapore, o perlomeno non sarebbe preparato da Pizza Hut (senza nulla togliere alla qualità del marchio, ci mancherebbe).
All'estero tuttavia applicazioni simili godono di un discreto successo, come quella della catena rivale Domino's su iPad. L'asso nella manica di Pizza Hut potrebbe essere il legame fra i giocatori e la pizza, da sempre l'alimento ideale da consumare con i propri amici durante le sessioni davanti alla console. Dopotutto chi avrebbe voglia di staccarsi dal controller per cucinare un bel piatto di pasta e ripulire tutto una volta finito?
"Se si guarda il nostro pubblico, si capisce che ama la pizza. Voglio dire, a chi non piace? Ha un richiamo internazionale e Pizza Hut è un marchio riconosciuto che fa una bella coppia con il marchio Xbox", ha dichiarato Larry Hryb, responsabile di Xbox Live.
A volte alzarsi dal divano può essere davvero dura...
L'applicazione dovrebbe essere disponibile a partire da oggi. Per invogliare gli utenti a scaricarla Pizza Hut offrirà uno sconto del 15% sul primo acquisto, a patto che si effettui l'ordine entro il 6 maggio. Se vivete in una zona servita dai ristoranti Pizza Hut potrebbe essere utile, altrimenti anche una telefonata alla vostra pizzeria a domicilio preferita potrebbe andare bene. Sempre che abbiate voglia di alzarvi dal divano per recuperare il menù e il numero di telefono del vostro "pizzaro" di fiducia.

Thor 2, ecco Il Mondo delle Tenebre nel nuovo trailer - Tom's Hardware


È fresco di pubblicazione in primo trailer di Thor - Il Mondo delle Tenebre, film che il prossimo autunno riporterà al cinema l'eroe Marvel ispirato alla mitologia nordica. La pellicola è diretta da Alan Taylor, che aveva già firmato il primo capitolo e diversi episodi di alcune famose serie televisive (Sex and The City, I Soprano, West Wing, Il Trono di Spade).
Ancora una volta i protagonisti sono Chris Hemsworth (Thor), Tom Hiddleston (Loki), Natalie Portman (Jane Foster) e Anthony Hopkins (Odino). La trama vede le divinità di Asgard impegnate nello scontro con una misteriosa razza di elfi oscuri determinati a riportare l'universo alle antiche tenebre.
Thor e Jane ad Asgard
Lo scontro sarà dei più duri e, manco a dirlo, il terreno di battaglia sarà la bistrattata Terra, e di nuovo sarà lo sfortunato territorio statunitense a ospitare i devastanti confronti; dal trailer, tuttavia, sembra che ce ne sarà - almeno - anche per la moderna Londra. La capitale britannica sembra incredibilmente sguarnita del suo amato Dottore, fose perché Malekith, leader degli Elfi oscuri, è interpretato proprio da Christopher Eccleston, vale a dire il nono Dottore - Per ora, perché pare che potrebbe diventare il decimo, per lasciare a William Hurt un posto speciale creato ad hoc per il cinquantesimo anniversario (Matt Smith diventerebbe quindi il dodicesimo).  
Per ragioni ancora tutte da scoprire Thor porterà Jane ad Asgard, forse nel tentativo di proteggerla dalla guerra imminente. In un modo o nell'altro anche lei finirà però sul campo di battaglia di una guerra che Odino sembra voler evitare, mentre il suo primogenito è determinato a combattere, martello alla mano. "Se non facciamo nulla, ci distruggeranno", è infatti una delle poche battute che pronuncia il Dio del Tuono.  
Gli aggressori sembrano tuttavia troppo forti, o troppo astuti, per l'uomo con il martello più pesante dell'Universo. E così l'eroe dovrà ricorrere all'aiuto del fratellastro Loki, il carismatico Dio dell'inganno sconfitto dall'assortito gruppo dei Vendicatori (The Avengers, 2012).
Loki non perderà l'occasione di schernire il fratello grosso e tontolone, ma non si tirerà indietro di fronte all'emozione di una nuova sfida. Dopo un breve scambio di battute si limita a domandare "quando cominciamo?". La risposta è il prossimo sette novembre.

Archos Arnova 97 G4, tablet da 9,7 pollici economico - Tom's Hardware


Arriva anche in Italia l'Arnova 97 G4, il nuovo tablet Archos con display IPS capacitivo multitouch da 9,7 pollici alla risoluzione di 1024 x 768 pixel. La configurazione comprende un SoC che integra una CPU dual-core ARM Cortex A9 a 1.6 GHz e GPU Mali 400 quad-core.
Archos Arnova 97 G4
Ad affiancarlo ci sono 1 GB di memoria RAM e uno spazio di archiviazione di 8 GB, eventualmente espandibile fino a 32 GB tramite schede microSD. Rispondono poi all'appello due webcam da 2 megapixel (frontale e retrostante), un connettore microUSB 2.0, l'uscita video HDMI, Wi-Fi e accelerometro.
Le dimensioni sono di 243,2 x 190 x 10,5 millimetri, per un peso di 700 grammi che include anche la batteria ai polimeri di litio da 8000 mAh.
Archos Arnova 97 G4
Il sistema operativo è Android 4.1 Jelly Bean. Al momento non ci sono indicazioni ufficiali relative al prezzo, benché il prodotto sia già comparso sulla sito italiano del produttore. C'è ragione di pensare che potrebbe essere proposto a un prezzo inferiore ai 200 euro. L'Arnova 97 G4 infatti dovrebbe collocarsi in una fascia di prezzo più bassa rispetto all'Archos 97 Platinum, che ha un display di pari dimensioni ma con risoluzione di di 2048 x 1536 pixel e costa di 249 euro.

After Earth, la Terra del futuro vista da Hollywood - Tom's Hardware


After Earth è un nuovo film fantascientifico interpretato da Will Smith e da suo figlio Jaden Smith. La coppia ha collaborato anche in passato nel film La ricerca della felicità e anche in questo caso i due saranno padre e figlio sia nella vita reale sia sul set cinematografico.
I due attori in una scena di After Earth
Il film è ambientato mille anni dopo devastazioni e cataclismi che hanno stravolto l'ecosistema della Terra, costringendo l'umanità a trovare rifugio lontano da questo pianeta. I due protagonisti si sono finalmente riuniti dopo un lunga separazione, ma saranno costretti ad un atterraggio di fortuna proprio sulla Terra, che dopo tutti questi anni è diventata molto pericolosa per la specie umana.
Avrà così inizio l'avventura del giovane Jaden Smith, che seguendo i consigli del padre dovrà vincere le proprie paure per compiere la sua missione: recuperare un dispositivo di segnalazione d'emergenza, l'unico strumento per la salvezza.
Ad occuparsi della regia ci ha pensato M. Night Shyamalan, celebre per film di successo come Il Sesto Senso, Unbreakable – Il predestinato, Signs, The Village e per i meno fortunati Lady in the Water e L'ultimo dominatore dell'aria.
Con After Earth Shyamalan esplora il futuro post apocalittico, ritornando ai temi fantascientifici di Signs ed espandendoli ulteriormente in un'avventura che sembra strizzare l'occhio ai film d'azioni futuristici. Riuscirà nell'impresa di convincere pubblico e critica? Lo scopriremo a partire dal 6 giugno, quando il film uscirà nelle sale cinematografiche.
Nel frattempo potete accontentarvi dell'ultimo trailer pubblicato da Sony Pictures Digital, che per qualche strano motivo sembra che sfrutti la colonna sonora di Deus Ex: Human Revolution nei primi secondi. I casi sono due: o abbiamo giocato troppo con le avventure di Adam Jensen o qualcuno ha riciclato il (bellissimo) tema del gioco.
I più curiosi possono partecipare a un Hangout su Google+, che partirà proprio oggi alle ore 18.00. Fra gli ospiti di questo incontro virtuale non mancheranno ovviamente le due star del film e alcuni dei teorici, autori, inventori e futuristi più famosi al mondo.
L'evento sarà moderato dal futurista Ray Kurzweil, direttore del reparto di ingegneristica di Google. Saranno presenti Elon Musk, fondatore dello Space X e cofondatore di Tesla Motors e di PayPal; lambientalista, esploratrice e filmmaker Alexandra Cousteau, nipote di Jacques-Yves Cousteau; Sunita Williams astronauta della NASA e ufficiale della Marina Militare statunitense che detiene il record del più lungo viaggio spaziale intrapreso da una donna.
Un'ottima occasione per discutere dell'interazione fra sviluppo tecnologico, viaggi nello spazio e preservazione dell'ecosistema, proprio il giorno dopo l'Earth Day 2013. Per guardare l'hangout basta rimanere collegati su questa pagina alle ore 18.00, mentre se volete fare qualche domanda ai partecipanti all'incontro virtuale potete cliccare sulla pagina apposita di Google+.

Kiki consegne a domicilio, Miyazaki sfida Iron Man al cinema - Tom's Hardware


Questa settimana gli appassionati di film d'animazione potranno gustarsi nelle principali sale cinematografiche Kiki - Consegne a domicilio, il celebre lavoro del maestro Miyazaki, una delle pietre miliari del celebre regista e animatore giapponese.
Kiki - Consegne a domicilio da oggi si può ammirare nei principali cinema italiani
La storia di questo film d'animazione del 1989 è tratta dall'omonimo romanzo uscito nel 1985 e racconta le vicende di Kiki, una strega di 13 anni che parte per un viaggio di un anno, una sorta di rito d'iniziazione comune a tutte le streghe. Da qui in poi si susseguono numerose peripezie, che porteranno la protagonista a confrontarsi con un processo di lenta e inesorabile maturazione.
Di questo film d'animazione esistono due versioni. La prima si sarebbe dovuta basare sull'adattamento statunitense del film, che tuttavia differisce rispetto al film originale. Fortunatamente Gualtiero Cannarsi, il responsabile dell'adattamento italiano, è riuscito a basarsi sul copione giapponese, mantenendo la colonna sonora e alcuni elementi della produzione a stelle strisce firmata Disney-Buena Vista.
Ora, a distanza di 12 anni, arriva al cinema una nuova versione che può contare su un doppiaggio completamente rifatto, senza gli effetti sonori tipici della produzioni Disney e con le canzoni originali al posto delle sigle italiane. Insomma, un'edizione imperdibile per tutti gli appassionati dei film di Miyazaki.
Kiki - Consegne a domicilio dovrà vedersela con il terzo capitolo della saga di Iron Man, anch'esso nelle sale cinematografiche a partire da questa settimana. Ovviamente il confronto pende a favore delle peripezie di Tony Stark, destinato a sbancare il botteghino, ma in cuor nostro ci auguriamo che anche il film di Miyazaki possa ritagliarsi il giusto spazio fra i soliti film d'azione di stampo hollywoodiano e i panettoni fuori stagione nostrani.

BMW Z4 Roadster per sognare la California - Tom's Hardware


BMW ha tolto il velo alla nuova Z4 Roadster. A distanza di 11 anni dal primo debutto e 4 anni dalla versione con hardtop a scomparsa, ecco un vero restyling che ringiovanisce un po' le linee e interviene soprattutto su equipaggiamenti e motorizzazione.
Al primo sguardo colpisce il cofano motore più elegante e i doppi proiettori circolari al bixeno. È una Z4 più compassata. Continua ad ammiccare più alla California che all'Europa. In ogni caso per molti saranno considerate sottigliezze, al confronto delle potenzialità di personalizzazione degli interni e degli esterni.
Bmw Z4
Ecco quindi le nuove tinte Mineralgrau metallizzato, Glaciersilber metallizzato e Valencia Orange metallizzato, disponibili solo con il pacchetto Design Pure Traction. Si parla di sedili in pelle, cuciture arancioni, pannelli portiere in Alcantara, etc. L'hardtop BMW Individual (optional) gioca con le tinte nero pastello e Titansilver metallizzato, ma fino a 40 km/h si chiude in 19 secondi. Di fatto un pezzo si appoggia sull'altro e scompare nella coda.
La svolta si ha sotto il cofano con i nuovi propulsori a 4 cilindri Euro 6, in vigore dal 2014. Ecco quindi il 2.0 litri benzina, con sovralimentazione TwinPower Turbo e iniezione diretta. Potenza di 156 CV a 5.000 giri e coppia da 240 Nm. Il tutto per raggiungere i 221 km/h e fare gli 0 a 100 km/h in 7,9 secondi. Questo però è solo l'entry-level perché ci sono altri due 4 cilindri e due 6 cilindri con potenze comprese tra 184 CV e 340 CV. Ovviamente il tutto si riflette sui prezzi di listino che sono compresi tra 36.950 e 61.280 Euro.
BMW Z4
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Ovviamente è disponibile sia il cambio manuale che automatico (volendo 8 rapporti). Tutte le versioni offrono la selezione della modalità di guida (comfort, sport o sport+) che permettono di intervenire sulla risposta dell'auto. Non mancano autoradio con altoparlanti, navigatore, climatizzatore, pneumatici runflat. Novità sul fronte sicurezza e infotainment con l'introduzione dei sensori di pioggia, Adaptive Light Control, High Beam Assistant, regolazione di velocità con funzione frenante e il Park Distance Control anteriore e posteriore. 

Nokia Asha 210 con tastiera QWERTY e due SIM a 79 euro - Tom's Hardware


Nokia ha presentato Asha 210, un nuovo feature phone basato su sistema operativo S40 contastiera QWERTY e un tasto dedicato a Facebook - in altri paesi è collegato a WhatsApp. Disponibile in due varianti, con una o due SIM, costa 79 euro ed è pensato per un pubblico "giovane" o semplicemente per chi vuole spendere poco, ma desidera collegarsi rapidamente a WhatsApp, Twitter e agli account di posta elettronica più popolari, tra cui Gmail.
Distribuito nei colori giallo, ciano, nero, magenta e bianco a partire dal mese di luglio, il Nokia Asha 210 (111,5 x 60 x 11,8 mm per 99,5 grammi) ha uno schermo da 2,4 pollici QVGA, integra un processore imprecisato con frequenza inferiore a un gigahertz e 64 MB di memoria Flash (10 MB disponibili all'utente) espandibili tramite microSD fino a 32 GB. Non manca una fotocamera posteriore da 2 megapixel con zoom 4x, mentre è assente una fotocamera frontale.
Potete scattare foto anche quando la tastiera è bloccata tramite un tasto dedicato. Nokia ha inserito la possibilità di modificare rapidamente le immagini, eseguire autoscatti e condividere contenuti tramite la funzionalità Slam, che permette di trasferire immagini e  video a un altro telefono che supporta il Bluetooth, senza la necessità di eseguire il pairing. C'è un pulsante on/off per il controllo del Wi-Fi, mentre per quanto riguarda la connettività di rete, non aspettatevi 3G o 4G (supporta GSM 850/900/1800/1900,GPRS/EDGE). Presente il Bluetooth v2.1 con EDR.
A livello di software, ritroviamo il Nokia Xpress Browser e altre funzionalità fondamentali come l'integrazione della rubrica con la possibilità di avviare WhatsApp direttamente dai profili dei contatti e lo YouTube Launcher precaricato per lo streaming  diretto. La batteria integrata, secondo Nokia, offre 46 giorni di autonomia in standby sul modello single-SIM (12 ore in conversazione 2G) e fino a 24 giorni su quello dual-SIM. Entrambe le versioni possono riprodurre musica per 40 ore non-stop.

Philips, due nuovi monitor 27 pollici per lavoro e svago - Tom's Hardware


Philips presenta due nuovi monitor 27 pollici. Stessa diagonale, finalità diverse: il modello Philips 272C4 è pensato per l'utente finale e l'intrattenimento, mentre il Philips 272P4  è pensato per l'utenza business.
Entrambi sono dotati di crystal clear Quad HD imaging, supporto MultiView (streaming di contenuti da più sorgenti contemporaneamente), webcam e microfono integrati. Entrambi utilizzano inoltre lo stesso, recente pannello PLS Quad HD da 2560x1440 pixel di risoluzione, pertanto i due modelli condividono pressoché tutte le caratteristiche tecniche essenziali.
Il Philips 272C4 (sinistra) è, tra i due, il modello consumer, mentre il Philips 272P4 (a destra) è pensato per l'utenza business.
La retro illuminazione W-LED assicura 300 cd/m² di luminosità massima, con un rapporto di contrasto statico non dichiarato e un rapporto di contrasto dinamico di  20,000,000:1. La risoluzione di 2560x1440 punti sulla diagonale di 27 pollici equivale a un  pixel pitch di 0.233mm, molto ridotto e per questo ideale per applicazioni grafiche CAD/CAM ma meno indicato per il lavoro da ufficio. Il tempo di risposta GtG è invece pari a 6 ms.
Anche gli ingressi sono in gran parte comuni. Per quanto riguarda il video, troviamo per entrambi i modelli una DVI Dual Link con supporto HDCP, DisplayPort e 2 HDMI. Il modello Philips 272P4 aggiunge poi 3 porte USB 3.0.  
La principale differenza tra i due modelli è allora fisica, e riguarda il supporto dello schermoche, nella versione professionale, è regolabile in altezza e supporta la funzione Pivot, mentre nella versione consumer è fisso.
Comprensibilmente molto simili anche i prezzi di listino: 589 Euro per il modello consumer 272C4, 599 Euro per il modello business 272P4 con HUB USB e supporto regolabile. 

Tassa anche sulla sigaretta elettronica per fare cassa - Tom's Hardware


La sigaretta elettronica rischia di essere tassata dallo Stato come quelle realizzate con il tabacco. Ieri il deputato Alberto Giorgetti del PdL e il senatore Ugo Sposetti del PD hanno annunciato, durante la manifestazione della Federazione italiana tabaccai, un emendamento congiunto sulla regolamentazione delle sigarette elettroniche.
La questione è finita sotto lo sguardo attento della politica per due motivi. Il primo riguarda la perdita di "un miliardo di euro di accise sul tabacco nel 2013", come ha denunciato il segretario della Federazione italiana tabaccai Giovanni Risso.
Sigaretta elettronica
Le casse dello Stato in pratica non possono rinunciare ai ricavi generati dal tabacco per colpa dei neo-fumatori elettronici. Ecco il motivo per cui i due solerti politici hanno pensato bene di inventarsi l'accisa non più applicata sul solo tabacco ma su tutti i prodotti a base di nicotina.
Il testo di legge infatti "vuole regolamentare il settore dei prodotti atti a sostituire i prodotti da fumo che oggi vengono immessi sul mercato in totale assenza di chiare disposizioni" anche per evitare "un depauperamento delle entrate erariali".
Il secondo motivo per cui si sta alimentando tutto questo fervore si deve anche alle preoccupazioni dei tabaccai. Sembra che siano diventati i nuovi paladini dell'erario e della salute pubblica. "C'è un fortissimo calo dei consumi dovuto a contrabbando, contraffazione e diffusione della sigaretta elettronica", ha spiegato il segretario Risso.
Ecco quindi la proposta di Giorgetti e Sposetti di consentire la vendita delle sigarette elettroniche (con nicotina) solo ed esclusivamente alle rivendite autorizzate, ovvero le tabaccherie. Tutti i nuovi franchising potranno vendere solo i "i prodotti privi di nicotina e i dispostivi per l'inalazione". Praticamente fallimento assicurato.
La tabaccheria
"Abbiamo perso diversi clienti, non credo che abbiano smesso di fumare ma che si rivolgano a canali illegali, con danno per la salute e l'erario, è necessario vigilare, anche cambiando la direttiva europea sui pacchetti generici che facilita i falsari", ha aggiunto Risso.
E così mentre si attende ancora un parere definitivo da parte del Consiglio Superiore di Sanitàiniziano le prime manovre per recuperare l'accisa perduta. La strada però non sembra così semplice anche perché l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato ha competenza sui "tabacchi lavorati" non sugli estratti chimici a base di nicotina.
In secondo luogo è vero che l'erario rischia un ammanco di 1 miliardo di euro ma qual è il costo sanitario per curare gli effetti del fumo? Sempre che effettivamente le sigarette elettroniche si dimostrino meno nocive.
Una strategia maggiormente equilibrata dovrebbe basarsi sul parere del Consiglio Superiore di Sanità. Dopodiché l'opinione della lobby dei tabaccai forse dovrebbe essere secondaria, rispetto all'intera vicenda. Ingiusta anche la discriminazione nei confronti delle nuove catene di negozi che vendono articoli da fumo elettronico. Basterebbe stabilire una certificazione per i prodotti venduti (e si ritorna alla Sanità) e magari una policy da rispettare. Regolamentare è una cosa favorire i "monopoli" è un'altra cosa.