Super Mario Bros approda su tutti i browser compatibili con HTML5 grazie Full Screen Mario. Ad occuparsi del progetto ci ha pensato Joshua K. Goldberg, uno studente della facoltà di Computer Science del Rensselaer Polytechnic Institute, negli Stati Uniti.
Il gioco permette di divertirsi con i livelli originali, ma se li conoscete già tutti a memoriapotete provare quelli creati casualmente. Alcuni di essi sono particolarmente ostici e spesso vi sorprenderanno con una quantità di nemici fuori dal comune.
Siamo troppo bravi, è inutile negarlo...
Chi invece ha sempre sognato di creare i propri livelli personalizzati potrà affidarsi all'editor, che permette di creare veri e propri incubi pieni di nemici e pericoli o paradisi ricchi di funghi e stelle per l'invulnerabilità, a seconda della vostra tendenza verso il "masochismo videoludico".
Una volta finita la propria creazione basterà cliccare sul tasto "play" per provare il livello, ed eventualmente salvarlo in formato di testo. Grazie alla natura open source del progetto è infatti possibile scaricare tutti i file di Full Screen Mario sul proprio computer, in modo da divertirsi con i vari livelli del gioco e con l'editor anche senza essere collegati a Internet.
Per testare di persona il lavoro di Joshua potete cliccare su questo collegamento, ma fate attenzione… Il rischio per tutti i lavoratori impiegati in ufficio e per gli studenti è di dire addio alla produttività della giornata!
Nokia è quasi pronta a svelare una nuova gamma di prodotti Windows Phone, un tablet Windows RT e forse anche qualcos'altro. Raggruppiamo alcune delle ultime indiscrezioni sull'evento del 22 ottobre.
L'evento del 22 ottobre di Nokia si preannuncia davvero ricco di novità. Non solo un phablet (Lumia 1520 da 6 pollici) e un tablet Windows RT (Lumia 2520), ma anche un terminale nome in codice Batman che dovrebbe arrivare sul mercato come Lumia 1320. Questo prodotto dovrebbe inserirsi in una fascia di mercato appena superiore a quella del Lumia 625, anche perché avrà uno schermo di "grandi dimensioni". Non è nota esattamente la dimensione, ma il Lumia 625 ha un display da 4,7 pollici, quindi si può pensare a un 5 pollici.
Lumia "Batman"
Sul fronte hardware si preannuncia simile se non identico al predecessore, anche per via della fotocamera posteriore da 5 megapixel e quella anteriore di tipo VGA. "Sebbene si tratti di un dispositivo di fascia bassa, Nokia ha intenzione di offrirlo con la nuova applicazione Nokia Camera che combina le funzioni Pro e Smart Cam", scrive The Verge.
Ci si aspetta anche un rinnovamento del Lumia 520, il terminale Windows Phone più venduto, che sarà presentato sotto forma di Lumia 525. Dovrebbe integrare un chip dual-core da 1 GHz con GPU Adreno 305 e uno schermo di dimensioni imprecisate con risoluzione di 800 x 480 pixel. Si tratta di un prodotto cruciale per le quote di mercato, soprattutto in quei paesi dove gli operatori non offrono terminali in abbonamento.
Infine, curioso notare come nell'immagine pubblicata da Nokia e visibile qui sopra sia presente anche quello che sembra un portatile Windows 8, o al massimo un ibrido. Quasi un deja vù visto che in passato l'azienda finlandese era entrata nel mondo dei portatili conil netbook Nokia Booklet, bello, ma costosissimo e perciò fallimentare. C'è quindi una grande sorpresa in vista? O forse Nokia ci sta solo dicendo che potremo vedere l'evento in streaming ovunque vogliamo? Non resta che attendere poco più di una settimana per avere il quadro completo.
Dell XPS 15: ultrasottile con display da 15,6 pollici IGZO da 3200 x 1800 pixel.
Puntante gli occhi sull'XPS 15 se state cercando un notebook ultrasottile con uno schermo eccezionale. Dell ha lasciato tutti a bocca aperta con l'annuncio di questo prodotto: il pezzo forte è il display IGZO da 15,6 pollici a 3200 x 1800 pixel (Quad HD+), touchscreen e con copertura Gorilla Glass. Tanto basta per dire che questo notebook ha lo schermo da 15 pollici con risoluzione più alta al mondo.
Ma non è tutto: nonostante la linea ultrasottile e il peso di circa 2 chilogrammi, la configurazione promette bene: processori Intel Core i3, i5 o i7 (Haswell) a seconda delle versioni, fino a 16 GB di memoria RAM e grafica dedicata Nvidia GeForce in accoppiata con l'integrato di Intel per dare potenza solo quando serve.
Dell XPS 15
Per quanto riguarda il supporto di archiviazione si può scegliere: disco fisso tradizionale da 1 TB affiancato da un mSATA da 32 GB, oppure unità SSD fino a 512 GB. Il produttore promette un'autonomia fino a 15 ore, ma aspettiamo di fare i test prima di darlo per scontato.
Prezzo di partenza: 1500 dollari negli Stati Uniti, costoso ma per una volta ne vale la pena.
Dell XPS 15
Se preferite un prodotto più leggero e compatto Dell propone invece l'XPS 13, riedizione di un modello già conosciuto e apprezzato che mantiene intatto lo chassis e ritocca la configurazione introducendo le CPU Haswell. Lo schermo in questo caso è un modello da13,3 pollici Full HD ( 1920 x 1080 pixel), touchscreen e sempre con copertura Gorilla Glass.
Anche in questo caso si può scegliere fra CPU Core i3, Core i5 o Core i7 e ci sono diverse opzioni di configurazione. La memoria RAM va da 4 a 8 GB, e non è disponibile la grafica dedicata: probabilmente la base molto sottile non permette una ventilazione adeguata per gestirla. Quanto al supporto di archiviazione le opzioni sono due: 128 o 256 GB, sempre SSD.
Dell XPS 13 - PR
Altra differenza basilare rispetto al modello precedente è la trasportabilità: parliamo infatti di un notebook da 1,26 chilogrammi con spessore che va da 6 a 19 millimetri. Il prezzo in questo caso si aggirerà attorno ai mille dollari: un valore allineato con la media del mercato, per un prodotto interessante ma che offre una dotazione tutto sommato comune.
Per chiudere, per chi è alla ricerca di un ibrido fra tablet e notebook Dell ha annunciato la disponibilità dell'XPS 11, che era stato presentato quest'estate. Ricordiamo che ha uno schermo touchscreen da 11,6 pollici a 2560 x 1440 pixel con copertura Gorilla Glass. Il coperchio routa fino a richiudersi sul fondo della base, rivolto verso l'esterno. Una soluzione analoga a quello dello Yoga di Lenovo.
Dell XPS 11 - PR
La configurazione contempla processori Core i3 o Core i5 (Haswell), 4 GB di RAM, grafica integrata e spazio di archiviazione da 80 a 256 GB a seconda delle configurazioni. Sarà in vendita da novembre a un prezzo di partenza di mille dollari.
L'impianto dei chip sottopelle per rendere il corpo umano un'estensione della tecnologia è un tema davvero delicato. Da una parte si richiamano alla mente scenari futuristici raccontati in libri e film di fantascienza, dall'altra i cosiddetti "complottisti", che vedono questo tipo di soluzione come l'arma del "Nuovo Ordine Mondiale" per soggiogare definitivamente l'umanità.
Nessuno - per ora - ha ancora preteso di inserirci un chip sottopelle alla nascita per controllare gli aspetti della nostra vita, ma nel mondo c'è chi inizia a farlo spontaneamente, con fini più disparati. Il mese scorso vi abbiamo riportato la storia di Rich Lee, "scienziato amatoriale" che si è creato auricolari invisibili impiantandosi dei magneti nelle orecchie, e oggi tocca ad Anthony Antonellis.
Antonellis è un artista che ha deciso di inserire un chip RFID nella sua mano così da immagazzinare dati a cui può accedere, senza fili, tramite il cellulare. Un chip molto piccolo, con una capacità tra 1 e 2 KB, quanto basta per integrare una GIF animata, poi visualizzata sullo schermo del proprio smartphone.
Come avrete intuito Antonellis l'ha fatto più come una dimostrazione (d'altronde è un artista), ma come si dice "è il gesto che conta". Il chip RFID è stato protetto con un case in vetro prima di essere inserito nella cute e l'antenna di cui è dotato ha una portata da uno a due centimetri, cosa che impone all'uomo di appoggiare lo smartphone su una specifica area della mano per accedere ai dati.
Poiché il chip RFID è in grado di trasferire informazioni in entrambe le direzioni, Antonellis potrà sbarazzarsi della GIF animata (10 frame, 6 colori con movimento a onda, come potete vedere nel video) archiviando magari un dato di maggior valore, come ad esempio una password. Antonellis vede l'impianto come un'estensione della cosiddetta net.art, e un qualcosa di differente da chi si è fatto per esempio tatuare un QR code.
Sorgono tuttavia spontanee alcune domande: ci troviamo di fronte a una "prova di futuro" nemmeno troppo lontano? È il primo passo del transumanesimo? E se sì, dovremmo avere paura o pensare che ci semplificherà la vita? Il Web e il pubblico sono spaccati, ma come ogni nuova tecnologia che ha che fare con la vita concreta, è un bene. Mai dare nulla per scontato. Voi vi siete fatti un'opinione sull'eventuale uso di chip sottocutanei?
Mad Catz ha presentato Force Feedback Racing Wheel, un volante destinato ad allietare l'esperienza con i giochi di guida, come Forza Motorsport 5, su Xbox One. L'azienda l'ha mostrato nei giorni scorsi in occasione del Gamescom di Colonia e ha pubblicato alcune immagini che trovate nella galleria presente in questa notizia.
Mad Catz Force Feedback Racing Wheel - PR
Non c'è una scheda tecnica dettagliata, quindi perdonateci l'assenza di maggiori dettagli. La sensazione è che sia stata offerta un'anteprima del prodotto per sfruttare l'eco mediatica della manifestazione tedesca, in quanto ancora non è noto né il prezzo né la data di uscita. Possiamo tuttavia riportare ciò afferma il produttore.
Abbiamo quindi un volante con impugnatura scamosciata, due motori per il ritorno di forza e una parte frontale in alluminio anodizzato che può essere rimossa per essere rimpiazzata o aggiornata in futuro. Non manca nemmeno una pedaliera regolabile, che consente ai giocatori di gestire la resistenza della molla, l'altezza e la spaziatura dei pedali del freno e del gas.
Huawei usa le misure per mettersi in mostra, perché se c'è una caratteristica distintiva del P6 sono proprio quei 6,18 mm dello spessore. Ma anche il design non è affatto male, se possiamo ancora chiamare design un parallelepipedo con angoli più o meno smussati, praticamente lo standard per l'industria degli smartphone. Ciò nonostante, sarà per quel bordo inferiore arrotondato, la superficie posteriore in alluminio spazzolato o la copertura in vetro dalla superficie anteriore, ma il P6 è proprio bello da vedere.
Sopra allo schermo c'è l'obiettivo della fotocamera secondaria, da ben 5 megapixel, la feritoia dell'altoparlante, i sensori ambientali e un minuscolo LED di stato che quando spento scompare completamente. Nel bordo destro, in alluminio non colorato, c'è il tasto di accensione / stand by, il bilanciere del volume e una doppia slitta, una per la scheda Micro SIM, l'altra per la memoria Micro SD.
Nel bordo opposto c'è solo un dettaglio che attira l'attenzione, un dettaglio che nella sua semplicità è geniale: sembra un piccolo pulsante rotondo, potrebbe sembrare un pennino, ma in verità è un minuscolo punzone che serve per aprire le slitte di SIM e Micro SD. Quante graffette avete sacrificato per rimuovere la SIM da uno smartphone? Chi vi scrive ne ha sacrificate molte, e seppur non si tratta di un'innovazione da far girare la testa, ci viene da dire "ma ci voleva tanto a pensarci prima?". Quello di cui parliamo però non è un vero vano pensato a questo scopo, ma è il jack da 3.5 mm per l'audio.
Huawei Ascend P6
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Andiamo avanti e nella parte superiore troviamo la porta Micro USB, assieme a dei piccoli fori (sopra e sotto) sotto cui si nascondono i microfoni. Dietro c'è l'obiettivo della fotocamera da 8 megapixel e il flash LED. Il design è ovviamente monolitico, e ciò significa che la batteria, da 2000 mAh non è rimovibile. Dato che abbiamo parlato dello spessore e della costruzione in alluminio, citiamo subito uno dei potenziali difetti del P6: il riscaldamento della superficie posteriore.
Se leggete le nostre recensioni saprete che ci chi scrive è particolarmente sensibile al riscaldamento delle superfici, motivo per cui specifichiamo che questo difetto è potenziale. Se non siete per niente sensibili al calore, depennate il riscaldamento delle superfici dalla lista dei difetti. Comunque la temperatura massima raggiunta, utilizzando un videogioco, è stata di circa 40 °C. Altri smartphone fanno di peggio.
Sistema operativo Android Jelly Bean 4.2.2, SIM integrata con connettività LTE, sensore APS-C da 20 megapixel e sistema di ottiche intercambiabili Samsung NX sono i mattoni fondanti del DNA di Samsung Galaxy NX fotocamera mirrorless con cui il produttore coreano punta a creare la perfetta sintesi tra smartphone e macchina fotografica.
Mirino elettronico integrato con sensore di prossimità per il passaggio automatico tra mirino e schermo, ampio display touchscreen SuperClear LCD da 4,8" di diagonale, flash pop up e slitta universale per flash esterni sono tra gli altri elementi della fotocamera che saltano subito all'occhio. Interessante la soluzione di una sola ghiera di regolazione, ma in grado di muoversi su due livelli, per modificare in modo semplice e veloce due tra i parametri della macchina. Non dispiacerà ai fotografi più esperti la possibilità di scattare fotografie fino a 1/8000 di secondo, per congelare in modo perfetto anche le azioni più veloci.
Uno dei compromessi a cui Samsung è dovuta scendere è l'utilizzo di uno slot di memoria MicroSD, anche se al giorno d'oggi non rappresenta un grosso problema in quanto è facile reperire schede con capienze e velocità in grado di supportare anche la registrazione di filmati Full HD. Abbiamo incontrato Paolo Vezzosi di Samsung Italia, che ci ha fatto dal vivo una panoramica molto dettagliata della nuova Samsung Galxy NX, tra le particolarità messe in evidenza, ad esempio, troviamo la possibilità di governare la macchina coi comandi vocali.
La Nuova Zelanda ha approvato i primi permessi che potrebbero consentire una futura commercializzazione di un nuovo velivolo sperimentale della società Martin Aircraft Company. È quanto viene riportato dai media televisivi in Oceania negli ultimi giorni, notizia che potrebbe condurre alla vendita commerciale del primo vero e proprio "jetpack", o qualcosa di molto simile, entro la fine del prossimo anno.
Il nuovo velivolo viene chiamato Martin Jetpack, dal suo inventore Glenn Martin, ed in realtà si discosta sensibilmente dai concept che possiamo vedere in film o videogiochi fantascientifici, dal momento che non utilizza tecnologie a reazione, ma ben più pratiche turbine eoliche per dare una spinta verso l'alto e la voluta direzionalità. Come i jetpack "tradizionali" però si indossa sulla schiena e permette ad un singolo individuo di volare.
Come riporta VR-Zone, Martin Jetpack è stato già definito una "motocicletta del cielo" dalla stessa società ed in effetti basta vedere i video che Martin Aircraft Company ha pubblicato all'interno del proprio canale YouTube per riconoscerne la somiglianza. La Civil Aviation Authority della Nuova Zelanda (CAA) ha dato i permessi alla compagnia di Peter Coker per condurre i primi test di volocon un vero e proprio equipaggio a bordo. La Martin Aircraft Company ha già consegnato all'organizzazione aeronautica locale i primi risultati dei test effettuati fino a 1500m di altezza, ma si trattava logicamente di prove condotte senza l'ausilio di "equipaggio umano".
Il primo modello di Martin Jetpack è stato prodotto nel 2008 e da allora si sono susseguite ben undici revisioni dello stesso. La società è abbastanza incline a portare a termine l'interessante progetto, anche grazie al successo di una serie di voli in cui non si è verificato alcun problema. Secondo il suo CEO, potremmo vedere il primo "jetpack" in vendita nel mese di luglio del 2014 ad un prezzo indicativo di circa 150.000$.
Nonostante la cifra non proprio alla portata di tutti, Peter Coker ha dichiarato che la società ha già ricevuto oltre 10.000 richieste riguardo a dove poter acquistare l'interessante prodotto in futuro quando sarà commercializzato. È quindi prevedibile una forte richiesta, soprattutto da parte delleagenzie governative in Europa, Asia e Medio Oriente.
Annunciato più volte da incessanti indiscrezioni, Samsung Hennessey è apparso finalmente all'interno delle pagine web del portale cinese della società. Il nuovo dispositivo ricorda esteticamente i vecchi telefoni cellulari a conchiglia, con la differenza che si tratta di uno smartphone Android dotato di doppio schermo, di cui uno si trova nella parte esterna del dispositivo e l'altro nella parte interna come "da tradizione".
I due display di diagonale di 3,3" sono caratterizzati da una risoluzione di 320x480 e da matrice touchscreen capacitiva. Il dispositivo fa uso di Android 4.1 e di una CPU quad-core da 1,2GHz. Sulla parte esterna spiccano i tre tasti a sfioramento per poter gestire le funzioni basilari del sistema operativo di Google.
La batteria integrata è da 1.500mAh, mentre la memoria interna è espandibile tramite scheda microSD. Sul fronte fotografico avremo un sensore da 5MP, mentre il dispositivo supporterà Wi-Fi, Bluetooth e sarà dotato di modulo GPS. Come tanti dispositivi proposti per il mercato cinese, è previsto il funzionamento di due SIM contemporaneamente con il supporto alle reti CDMA eGSM.
Non sono ancora noti i dettagli riguardo alla data di rilascio o al raggiungimento di mercati diversi rispetto a quello cinese, ma il supporto alle reti GSM dovrebbe fare pensare ad una potenziale esportazione del prodotto anche in altre regioni del mondo.
Giocare con Sphero 2.0 è un vero spasso per un appassionato di tecnologia. Parliamo di un gioco interattivo che consiste nel direzionare una palla luminosa che si comanda con il tablet o con lo smartphone. Per usarla dovete avere un dispositivo Android o iOS: in entrambi gli store ci sono 25 app della famiglia Sphero.
Si parte da quella di base per far ruzzolare la sfera sul pavimento (e con il comando giusto rimbalza!), per passare a Draw and Drive, che serve per disegnare a mano libera i disegni che la palla dovrà tracciare muovendosi. Carino anche Chromo, un passatempo interattivo basato sulle variazioni di colore di cui è capace Sphero.
Sphero 2.0
Abbiamo passato il fine settimana in compagnia di questo simpatico gadget, e a parte qualche problema iniziale con il collegamento Bluetooth (solo con l'iPad, con il Galaxy S III è filato tutto liscio!) abbiamo impiegato solo un quarto d'ora a "farci il polso" per governare Shpero in modo da non farla schiantare continuamente contro il muro.
La cosa importante da capire è che prima di tutto bisogna usare la ghiera virtuale di impostazione per direzionare il puntino blu luminoso della palla verso se stessi: in questo modo la croce di comando manderà la palla esattamente dove volete. Ogni tanto, se giocate a lungo, può darsi che la palla perda l'orientamento: tornate nelle impostazioni e riportate il puntino luminoso al suo posto se non volete impazzire!
Fatto questo, tutto il resto è uno spasso: una barra consente di determinare la velocità a cui si muove Shpero, e garantiamo che anche a velocità "minima" la sfera hi-tech schizza comunque come un razzo. Ortobix ha infatti portato la velocità massima di Sphero 2.0 apoco più di 2 metri al secondo. Per i colori c'è una vasta scelta, ma si fatica a vederli in piena luce anche se l'intensità è tre volte quella della versione precedente: malgrado i nostri sforzi, in pieno giorno era davvero difficile distinguere i colori.
E luce fu
Senza bisogno di ricorrere a Draw And Drive, nell'app principale c'è una serie di preset già impostati che tracciano i "disegni" che la palla può replicare muovendosi, ovviamente quando non volete dilettarvi in carambole improvvisate fra i mobili di casa. Si possono fare cerchi, quadrati o altre forme; il problema è che nella maggior parte delle case non riuscirete a vederli perché sono impostati su un'area decisamente estesa. Con Draw and Drive invece potete regolarvi meglio e tracciare disegni sufficientemente piccoli per il vostro ambiente. Non troppo piccoli però, altrimenti la sfera non si muove nemmeno.
Una delle peculiarità di Shpero è che, oltre alla croce direzionale interattiva, si può usare anche l'accelerometro del dispositivo per muovere la palla, con qualche difficoltà in più ma con un maggiore divertimento. C'è poi l'opzione che consente di registrare un video all'interno dell'app stessa, mentre si comanda la palla: se avete un gatto a cui far inseguire la palla o un bambino piccolo che la vuole acchiappare a tutti i costi vale la pena improvvisarsi registi!
Sono finalmente disponibili i dettagli di Hyperloop, il treno super veloce che dovrebbe essere in grado di raggiungere i 1.102 km/h e portare i pendolari da Los Angeles a San Francisco in 35 minuti (614 chilometri), a un costo di 20 dollari a persona. Elon Musk, il brillante cofondatore di PayPal e Tesla Motors, aveva promesso di vuotare il sacco il 12 agosto su questo progetto e ha mantenuto la parola.
Le informazioni già note si arricchiscono quindi di dettagli succulenti. La ferrovia sulla quale viaggerà il super treno non avrà veri e propri binari, ma un tubo a bassa pressione - che si estenderà ininterrottamente tra le due città da collegare - montato su piloni alti circa 100 metri. L'intero sistema, assicura l'ideatore, sarà a prova di terremoto: i piloni saranno costruiti con ammortizzatori in grado di gestire le scosse sismiche più potenti.
Il progetto
Musk ha spiegato che la bassa pressione serve per ridurre l'attrito. I convogli infatti sono capsule che vengono "sparate" nel tubo, all'interno del quale galleggiano su cuscinetti d'aria procedendo ad altissima velocità. Per muoversi aspirano l'aria presente nei tubi dalla parte frontale mediante un potente compressore a batteria e la espellono da quella posteriore, dando così la spinta sufficiente per non perdere velocità all'attrito con l'aria. Il sistema in buona sostanza è quello dei super condotti pneumatici, che è noto da tempo ma di cui nessuno ha finora dimostrato l'applicabilità pratica.
L'intero sistema dovrebbe essere autoalimentato dalle celle solari montate sulla parte superiore del tubo di transito, che secondo i calcoli dovrebbero generare più del doppio della quantità di energia necessaria per farlo funzionare. Nel progetto alfa figurano poi leruote, che serviranno a velocità ridotta, ovvero principalmente quando il convoglio entrerà in stazione.
Hyperloop - PR
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Tutto molto entusiasmante, ma il viaggio non si prevede tanto confortevole per i 28 passeggeri che popoleranno ciascuna vettura. Saranno seduti in posizione parzialmente reclinata e saldamente assicurati ai sedili per tutto il viaggio mediante cinture di sicurezza. Non sono stati previsti i servizi igienici, anche perché non ci si può alzare dai sedili. In compenso ci si può distrarre con il sistema di intrattenimento in-transit e con i video proiettati sulle pareti, ovviamente prive di finestre. Incontinenti e claustrofobici sono avvisati.
Vietato alzarsi, tanto non c'è la toilette
Nelle ore di punta si potrà "sparare" nel tubo una capsula ogni 30 secondi (3360 passeggeri all'ora), in modo da mantenere una distanza di 37 chilometri circa l'una dall'altra. Il limite per il bagaglio è di 50 chili.
E se si verifica un'emergenza? Le capsule trasportano una quantità d'aria sufficiente per mantenere la cabina pressurizzata, e non mancano le maschere di ossigeno. Se necessario, le ruote possono essere usate per portare le capsule fuori pericolo. Pronti a comprare il biglietto?